BERNA - Le mascherine FFP2 non sono indicate per ragazzi sotto i 12 anni, anzi sono da sconsigliare. Lo dice in una circolare il Dipartimento dell'Economia, della Formazione e della ricerca.
I giovanissimi non hanno infatti la capacità polmonare necessaria alla resistenza respiratoria che serve per poter indossare le FFP2. Cosa usare, dunque? Sicuramente le mascherine chirurgiche di tipo IIR, ma che siano della taglia corretta.
Che mascherine devono usare i bambini? Non le FFP2 ma le chirurgiche di taglia adatta
Il DEFR non ha dubbi. Nel testo di metà gennaio sottolinea come Omicron si sia confermata essere infettiva nei bambini, come risultava già dai primi dati al momento in cui la variante è comparsa ma che per il momento non si riteneva necessario rendere obbligatorio il porto della mascherine. Alcuni Cantoni potevano decidere altrimenti, per esempio il Ticino lo ha fatto, scatenando non poche polemiche in merito alla mascherina obbligatoria nelle scuole (leggi, qui, qui e qui .)
Secondo la Confederazione, per i minori di 12 anni vanno usate mascherine chirurgiche della taglia indicata per i più piccoli. È noto infatti che quelle per adulti non aderiscono bene al viso dei ragazzini, compromettendo dunque il grado di protezione. Per chi ha più di 12 anni è invece possibile utilizzare mascherine chirurgiche normali. Non sono molte le aziende che producono mascherine su misura per i bambini, una di queste è la ticinese TImask (leggi qui).
Un fabbisogno di mascherine di 20 milioni al mese!
Il DEFR stima il fabbisogno di mascherine per i bimbi in 10 milioni al mese, se esse vengono cambiate una volta al giorno, di 20 milioni per mese se se ne usano due al giorno. Ma la Confederazione non ha in stock modelli per bambini da destinare alla popolazione cosiddetta civile, solo per esigenze mediche.
Le FFP2 negli adulti invece riducono i rischi di quasi il 100%, dice uno studio
Per gli adulti invece gli studi riferiscono sull'efficacia delle FFP2. Infatti stando al Max Planck Institut una mascherina simile, indossata in modo corretto (è molto importante!) riduce le possibilità di contagio da un positivo a un non vaccinato, a distanza di tre metri uno dall'altro per cinque minuti, dal 100% allo 0.1%.
La ricerca è stata ripresa a inizio anno da molti media, compreso l'Economist. Secondo il DEFR, non vale per i più giovani, sprovvisti delle capacità polmonari necessarie per poter indossare le FFP2.