SANITà
Allarme antidolorifici, c'è una grave penuria in Svizzera
Pochi fornitori locali, problemi legati alla capacità di produzione, scarsa disponibilità dei principi attivi: sono numerose le problematiche che affliggono l'approvvigionamento delle scorte di oppioidi per via orale

BERNA - La mancanza che non ti aspetti. La Svizzera si ritrova confrontata con una grave penuria di antidolorofici, tanto da dover liberare le scorte obbligatorie. Non ci sono in numero sufficiente di oppioidi per via orale, specialmente i preparati a base di morfina.

Chi li assume: attenzione ai numeri legati ai malati cronici

Si tratta di medicamenti che, fa sapere il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR), sono destinati in particolare a pazienti che soffrono di dolori cronici di entità da moderata a grave (preparati retard). Si sa che in Svizzera a soffrire di malattie croniche sono più di due milioni di persone, il che può sicuramente essere un campanello di allarme: se alcune di esse si trovassero senza i farmaci necessari per poter controllare la propria salute e vivere una vita normale, si aprirebbero enormi problemi di salute e sociali.

Alcuni di questi farmaci vengono peraltro utilizzati anche come terapia sostitutiva orale in caso di dipendenza da oppioidi. 

Una carenza che dura da un anno. E ci sono pochissime alternative

Come mai ce ne sono pochi? Non è una carenza improvvisa, è da circa un anno che si osservano massicce e ripetute interruzioni della fornitura di oppioidi per via orale. Il mercato ha difficoltà a gestire queste fluttuazioni anche perché la presenza dei fornitori in Svizzera è limitata e alquanto circoscritta.

Tra le cause vi sono anche i problemi di capacità nella produzione di questi prodotti complessi, caratterizzati da un rilascio prolungato del principio attivo, in particolare i prodotti destinati a pazienti che soffrono di dolori cronici di entità da moderata a grave (preparati retard).

Essendo poco disponibili anche principi attivi simili, come l'idromorfone e l'ossicodone, il fatto di ripiegare su altri oppioidi non ha permesso di migliorare la situazione. Un cambiamento di questo tipo, oltretutto, non è praticabile per tutti i gruppi di pazienti. In particolare, non ci sono alternative adeguate quando viene a mancare un prodotto per il trattamento delle dipendenze.

Come si è mosso il Governo

Il 14 febbraio quindi il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha approvato la liberazione delle scorte obbligatorie di oppioidi per via orale, dietro richiesta dell'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese (UFAE).

Le scorte obbligatorie possono essere utilizzate per sostenere il mercato. In più occasioni negli ultimi mesi, l'UFAE ha ridotto leggermente il volume delle scorte obbligatorie per alcuni principi attivi affinché si potesse rifornire il mercato. Grazie alle consegne successive, le scorte sono state poi riportate ai quantitativi iniziali.

Antidolorifici per tre mesi

Nel frattempo, tuttavia, la situazione dell'approvvigionamento non è migliorata. Attualmente non è dato sapere quando le aziende coinvolte saranno in grado di garantire nuovamente l’approvvigionamento della Svizzera con oppioidi per via orale a rilascio prolungato. Pertanto, mediante la liberazione di scorte si punta a sostenere il mercato con maggiori quantitativi e più flessibilità.

Per legge, le scorte obbligatorie coprono un volume sufficiente per 3 mesi.

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