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Coronavirus
09.02.2022 - 09:250

Covid, la maggioranza dei Cantoni per il "liberi tutti". O quasi...

Solo Basilea propende per un’abolizione graduale delle misure. Il Ticino non si è ancora espresso

BERNA - Scade oggi, mercoledì 9 febbraio, la consultazione voluta dal Consiglio federale per valutare l’abolizione delle restrizioni anti-Covid proposta una settimana fa. Ricordiamo che il Governo ha suggerito due scenari, basati sull’evoluzione pandemica entro metà mese: se sarà positiva, le misure più restrittive, in particolare l’utilizzo generalizzato del certificato Covid, verranno abolita già 17 febbraio. Se invece la pandemia non desse segni di miglioramento, l’abrogazione delle misure sarebbe scaglionata in due fasi.

Secondo il Blick, i primi Cantoni che hanno risposto alla consultazione (manca ancora il Ticino) propendono in generale per la variante, che prevede la fine della maggior parte delle restrizioni in un colpo solo. Fra questi ci sono Friburgo, Zugo, Uri, Nidvaldo, Glarona, Basilea Campagna e Berna, il cui governo considera “evidente che il certificato non dia più un contributo reale alla circoscrizione della propagazione del virus”. Il Canton Nidvaldo propone addirittura di abolire l’isolamento in presenza di casi di infetti asintomatici.

Sul fronte della prudenza fino a ieri c’era solo Basilea Città, che propende per un’abolizione graduale delle misure: il Consiglio di Stato ritiene che il primo scenario sia una mossa azzardata, che potrebbe riflettersi negativamente sugli ospedali.

Più articolate, invece le posizioni sull’obbligo delle mascherine nei luoghi pubblici al chiuso. Berna, Basilea-Città, Friburgo e Soletta frenano, mentre Zugo e Glarona ritengono che la misura debba essere mantenuta soltanto nelle strutture sanitarie.

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