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Elezioni 2019
17.10.2019 - 09:300
Aggiornamento: 09:45

Zali attacca il PLR: "Non vorrei che il miraggio per la poltrona di sindaco di Lugano si giochi sulla pelle dei lavoratori dell'aeroporto"

"La sua posizione è ambigua", ha detto a Matrioska il Consigliere di Stato. Che ha attaccato anche Pronzini: "L'unico sindacalista che raccoglie firme per chiudere, i paradossi del Ticino"

MENDRISIO – È stato un Claudio Zali particolarmente combattivo in difesa dell’aeroporto di Agno quello che si è visto ieri sera a Matrioska. “Si tratta di un servizio pubblico utilizzato da decine di migliaia di persone all’anno e che garantisce un certo numero di posti di lavoro. Il compito della politica è quello di rilanciare, di crederci. Che problema c’è a dover mettere due milioni all’anno tra Cantone e Città per difendere 200 impieghi? Dov’è il problema? In Ticino spendiamo molto di più in altri settori che garantiscono molto di meno”, ha detto.

“Dov’è il problema a coprire le perdite? Certo, il Messaggio è stato deciso prima che Swiss ci abbandonasse vergognosamente. Le soluzioni le troviamo solo dopo aver superato la situazione di emergenza. Chiamiamolo un atto di fede”, ha detto.

Poi sono partite le frecciate. Una, durissima, al PLR, che come ha ricordato Marco Bazzi ha al suo interno diverse correnti di pensiero. “La posizione del PLR sull’aeroporto di Lugano è ambigua. Non vorrei che il miraggio della poltrona di sindaco di Lugano diventasse un esercizio cinico-politico da fare sulla pelle dei lavoratori dello scalo di Agno”.

Ne ha avute anche per Pronzini, presente in studio: “Sarà l’unico sindacalista che raccoglierà le firme per far chiudere, questo è il Ticino dei paradossi”.

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