COMANO – È di oggi la notizia shock riguardante al Corriere del Ticino, ma anche in casa RSI potrebbero cambiare diversi equilibri, con un’ingerenza in un certo senso maggiore dei partiti. Un documento programmatico elaborato da un gruppo di lavoro e approvato dai vertici della Cooperativa che verrà discusso sabato prossimo in occasione dell’assemblea della CORSI prospetta infatti nuovi compiti per la CORSI stessa.
Lo scopo è uno: potenziare il proprio ruolo.
Per prima cosa, le nomine. Attualmente la CORSI si limita a proporre al Consiglio di amministrazione della SSR la nomina del direttore regionale e dei dirigenti di secondo livello, mentre ora il documento propone infatti ai soci di conferire ai vertici della Cooperativa “maggiore informazione e scambio sulle carriere e sugli spostamenti interni e nella procedura di selezione dei candidati, utile per un adeguato svolgimento del processo di designazione”. Non solo. Addirittura, viene chiesto il “coinvolgimento consultivo della CORSI nella designazione di tutti i quadri RSI in prospettiva dello sviluppo aziendale (pianificazione a lungo termine delle risorse e dei profili)”.
Secondo fattore, i programmi. La CORSI desidera dire la sua attraverso il Consiglio del Pubblico. Esso ora può “valutare i palinsesti, i programmi e analizzare in modo critico i prodotti RSI con constatazioni, suggerimenti e proposte”, come fatto per esempio per Politicamente Scorretto. Adesso di vorrebbe far sì che si possa accedere alle puntate zero.
Terzo punto, il Consiglio del pubblico chiede che venga verificata maggiormente l’implementazione delle proprie proposte alla RSI, con un’ingerenza nei contenuti tematici e giornalistici della tv.