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19.11.2019 - 11:220

"La gente aveva voglia di informazioni, ma la RSI non c'era". La CORSI chiede spiegazioni

L'emittente di Comano non ha previsto una diretta per l'appuntamento elettorale del ballottaggio. "Il Consiglio del pubblico fatica a comprendere la scelta operata dalla RSI e ha chiesto all’Azienda di spiegarne le ragioni”.

COMANO – Chi voleva seguire in diretta televisiva (e non solo online, dato che media come il nostro hanno fornito aggiornamenti in tempo reale) lo spoglio per il ballottaggio e si è sintonizzato sulla RSI è rimasto deluso: non erano previste dirette, come invece su TeleTicino, una scelta che per l’emittente di Melide è stata premiata con ascolti record.

E la CORSI non ci sta. “Ballottaggio per il Consiglio degli Stati: c’era voglia di informazione, ma la RSI non c’era. Il Consiglio del pubblico della CORSI ha chiesto alla RSI di spiegare la propria scelta”, si legge in una nota.

“Domenica 17 novembre 2019 in Ticino e in altri Cantoni si votava per il secondo turno delle elezioni per il Consiglio degli Stati. Inspiegabilmente assente la copertura televisiva RSI, che nel corso del pomeriggio si è limitata a poche brevi parentesi, quando invece il pubblico avrebbe avuto diritto a notizie tempestive, approfondimenti, analisi e reazioni. Il palinsesto televisivo serale e l’offerta radiofonica e online durante la giornata non possono compensare questa mancanza“, spiega l’organizzazione.

“Data l’importanza dell’appuntamento elettorale, disponendo la RSI di due canali televisivi e trattandosi di una scadenza nota da tempo, il Consiglio del pubblico fatica a comprendere la scelta operata dalla RSI e ha chiesto all’Azienda di spiegarne le ragioni”, svela.

“Il servizio pubblico deve saper raccontare in tempo reale e con qualità ciò che di significativo per la vita delle cittadine, dei cittadini e del Paese avviene sul territorio, investendo le necessarie risorse umane, tecniche, organizzative

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