LUGANO/BIENNE - Due partite sofferte, che si concludono però in modi opposti: il Lugano esulta, battendo per 4-3 il Langnau, l'Ambrì si sveglia troppo tardi contro il Bienne (3-2).Per i bianconeri, la serata davanti al pubblico amico è iniziata come meglio non poteva, col rientro sul ghiaccio e nel tabellino dei marcatori già al 2' di Brunner in power play. Al 4' un rigore ha permesso a Reuille di raddoppiare, ma quando la strada pareva poter essere in discesa, il Lugano ha pagato chiaro un momento in cui ha abbassato i ritmi. Il Langnau ha infatti dapprima accorciato, poi ha trovato addirittura il pari, con le reti di Albrecht e Kuonen. Rabbioso, nel secondo tempo gli uomini di Shedden sono tornati sul ghiaccio con voglia di tornare avanti, ma la traversa ha fermato Fazzini e così, poco prima della mezz'ora, è stato Albrecht a siglare la doppietta personale. È stata la scossa, con Bürgler e Fazzini che hanno ribaltato il risultato nel giro di 5'. Nel terzo tempo, contrariamente a quanto accaduto in precedenza, la difesa ha retto senza eccessivi patemi, e il Lugano ha portato a casa una vittoria importante.Al contrario di quanto accaduto alla Resega ai cugini, la partita per l'Ambrì è cominciata male: da subito si è vista una squadra non in serata. Il Bienne è passato in vantaggio anche abbastanza agevolmente con Schmutz, per poi raddoppiare grazie a Wetzel, con la difesa addormentata. Uno scatto d'orgoglio ha permesso ai leventinesi di mettere a segno il 2-1 con Monnet, ma nel secondo tempo il canovaccio della sfida non è cambiato. Al 26' un erroraccio di Berger ha regalato a Pedretti il 3-1. E in zona offensiva? L'Ambrì ci ha provato senza grande successo. Più grintoso nell'ultimo terzo, al 45' ha accorciato con Monnet, poi nonostante il tempo ancora a disposizione e gli sforzi compiuti non è riuscito ad agguantare il pari. La reazione sarebbe servita prima.