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08.11.2017 - 15:420
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Behrami si ribella, "scelgo io se giocare o no. Queste partite sono molto importanti"

Il centrocampista dice di essere all'oscuro del comunicato dell'Udinese ma racconta di aver parlato col suo allenatore prima di partire. "Deciderò col consulto medico della nazionale, l'ultima parola è sempre la mia. Sono sfide importanti per la squadra e per la mia carriera"

BELFAST - Valon Behrami non ci sta: è un sanguigno, un calciatore che in campo dà sempre oltre il 100%, e la sua importanza per la Nazionale è enorme anche nello spogliatoio. È infortunato, lo è da un po' di tempo, ma è con i compagni, in vista dello spareggio per andare in Russia.

Il suo club, l'Udinese, ha però emesso una nota durissima, dove intima all'ASF di farlo tornare subito in Friuli. La convocazione è arrivata tardi, e le condizioni fisiche non gli permettono di giocare. In caso contrario, e di ulteriore danno fisico, si ricorrerà.

Il Blick lo ha contattato, e Behrami ha detto di non sapere di quel comunicato, ma spiega che "In un colloquio con il mio allenatore all’Udinese ho messo in chiaro quanto importanti siano per me queste partite con la nazionale".

È categorico: "Decido io se giocare o meno. Naturalmente con il consulto medico della nazionale. Mi prendo la responsabilità di decidere da solo. Io ho sempre l’ultima parola. Ho 32 anni, conosco il mio corpo".

La Nazionale ce l'ha nel cuore, dopo aver ricevuto il passaporto svizzero da adolescente e aver sempre parlato di grandissima riconoscenza per la patria adottiva, dicendo no al Kosovo. E lo ribadisce, ancora: "Per me queste partite sono qualcosa di molto importante, anche per la mia carriera. Non potrei starmene seduto in casa. Ma  se dovessi essere solo al novanta per cento, non scenderò in campo".

Come la prenderà l'Udinese, che per ammissione del centrocampista ha fatto pressioni affinchè non prenda ulteriori rischi?
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