Cronaca
11.02.2017 - 18:000
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40
Gobbi conferma la sua idea, «negli uffici cantonali devono lavorare solo svizzeri. Il popolo stesso ha detto "Prima i nostri!"»
Dopo la bufera scatenata dalla sua frase, il Ministro non fa marcia indietro e posta: «fu un errore assumere nel 2009 un cittadino straniero. Dobbiamo garantire la sovranità dello Stato»
BELLINZONA - La sua frase di ieri al Tages Anzeiger, in merito all'assunzione di un funzionario italiano nell'Ufficio migrazione, ora è in carcere per il caso dei permessi "venduti", ha fatto scalpore. Norman Gobbi aveva infatti detto di ritenere un errore l'assunzione di un italiano.
Oggi il Consigliere di Stato ha voluto ribadire e chiarire il suo pensiero attraverso un post su Facebook.
«Secondo me negli uffici cantonali devono lavorare solo cittadini svizzeri», ha scritto.
«Per questo motivo all'Ufficio della migrazione - dove viene rilasciato agli stranieri il diritto di risiedere e lavorare sul suolo elvetico - fu un errore assumere nel 2009 un cittadino straniero. Dobbiamo garantire la sovranità dello Stato».
«È legittimo per un Governo assumere cittadini svizzeri, soprattutto in ambiti sensibili come quello della migrazione o nelle forze dell'ordine. Anche il Popolo lo chiede: prima i nostri», termina Gobbi, ricordando l'iniziativa popolare promossa dall'UDC e approvata dal popolo a maggio.
E il suo profilo è invaso da approvazioni e complimenti.