CRONACA
"Potremmo denunciare Gobbi: attendiamo l'evolversi della vicenda". L'Associazione Frontalieri si distanzia, "vogliamo il dialogo"
L'idea è partita da una nota pagina Facebook di frontalieri. La denuncia potrebbe essere per "favoreggiamento del dumping salariale e tratta di esseri umani con finalità lucrative".
BELLINZONA -
Norman Gobbi
è da alcuni giorni, ormai si sa, nell'occhio del ciclone. Qualcuno chiede le sue dimissioni, in diversi lo attaccano per quella frase sul funzionario italiano, "abbiamo sbagliato ad assumere un italiano", indagato nell'ambito di permessopoli.Ticinonews.ch aveva diffuso stamattina la notizia di una possibile class action italiana contro il Ministro, ovvero di un gruppo di persone pronte a denunciarlo per quanto detto. L'avvocato Paolo Bernasconi, qualche giorno orsono, aveva specificato che gli estremi per una denuncia per discriminazione razziale, infatti, esistono.L'azione sarebbe partita dal gruppo Facebook "Frontalieri Ticino". Il responsabile della pagina
Marco Villa
ci conferma che in effetti "stiamo valutando seriamente la possibilità di sporgere denuncia ma, al momento attendiamo l'evolversi della vicenda...". Non vuole dire il nome del legale di fiducia, per cui non si sa se il gruppo di persone si rivolgerebbe a Paolo Bernasconi. Ma per che cosa verrebbe denunciato Gobbi? "Potrà essere fatta denuncia per favoreggiamento del dumping salariale e tratta di esseri umani con finalità lucrative". L'idea è stata comunque lanciata da un singolo utente, con cui abbiamo dialogato. Ammette che si sta muovendo verso la denuncia ma che "è arduo ad essere onesti. Saremmo in cinque.. sia svizzeri che italiani... ma servono di più persone".Non c'entra nulla, ad ogni modo, l'Associazione Frontalieri Ticino:
Eros Sebastiani
ci ha detto di non aver gradito lo scivolone di Gobbi, ma di non voler sporgere denuncia. "L'Italia è purtroppo conosciuta nel mondo per le sue mafie, e non si può negare, ma non è per nulla tutto negativo, basti pensare alle cure per i tumori che nella Penisola sono avanzate, e che in ruoli dirigenziali al CERN ci sono italiani. Non mi piace quando gli svizzeri insultano gli italiani, e viceversa. Però denunciare vorrebbe dire acuire ancora il clima di tensione e non è ciò che serve. Anzi, io penso a questa zona, che comprende italiani e svizzeri, come ad un'unica zona, e bisogna lavorare per il suo bene". Il suo auspicio, dunque, è un invito ai politici ticinesi: "mi rivolgo a Gobbi, ma anche a Zali e Quadri: siamo aperti al dialogo, parliamo insieme di come risolvere i problemi".
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