Cronaca
16.05.2017 - 09:000
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40
Ghisolfi, "le alternative alle chiusure delle Poste? Non vedo nelle loro idee i concetti di sviluppo, adattamento, evoluzione ma solo uno smantellamento"
La sindacalista transfair che ha lanciato la petizione online commenta per noi le soluzioni alternative che abbiamo sottolineato nei giorni scorsi
BELLINZONA - Dopo il lancio della petizione online contro lo smantellamento delle Poste, abbiamo chiesto a chi l'ha creata, ovvero la sindacalista transfair Nadia Ghisolfi, un'opinione sugli esempi di alternativa proposte da Opinione Liberale e da noi rirpese (vedi suggeriti, si pensa a Caneggio, Muggio e Capoalgo). È una soluzione praticabile oppure è solo fumo negli occhi, un sistema applicabile solo a piccole realtà?
Ecco la sua risposta:
"Ogni caso è certamente particolare e non sono personalmente contro ad una discussione. Laddove è evidente che l’attività è calata o pari a zero, è necessario ripensare all’attività dell’ufficio.
Prima di arrivare a questa discussione, faccio però un’altra riflessione: l’attività è calata solo perché le persone hanno abitudini nuove, o perché di fatto la Posta ha fatto di tutto per allontanare i clienti?
Mi spiego: quando gli orari di apertura anziché seguire le necessità della popolazione, sono per la maggior parte dell’utenza inaccessibili, quando ti fanno pagare ogni minima commissione fatta allo sportello, quando il personale allo sportello ti stressa (perché deve farlo) per sapere se vuoi comprare di tutto fuorché quello per cui sei entrato in Posta.. mi chiedo di chi sia la colpa del risultato. Anche la continua suddivisione della Posta in settori, lettere, pacchi, finanze, ecc.. separando chi rende da chi non rende… ma è questo il concetto dietro alle parole “servizio pubblico”?
Io non credo. Io credo che servizio pubblico significa garantire posti di lavoro, decentralizzati, qualificati, servizio, posti di apprendistato, ed ascolto della popolazione che non vuole andare in una determinata direzione. Io non sostengo che non bisogna svilupparsi, adattarsi ed evolvere, ma nel nuovo progetto della Posta non vedo nessuna di queste componenti: vedo solo uno smantellamento.
Pertanto spero che questa petizione online raggiunga un numero molto elevato di firme, così forse finalmente la politica a Berna si renderà conto che non siamo disposti a stare a guardare mentre chiudono tutto".