Cronaca
19.07.2017 - 16:340
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40
"Charlie è americano!". Ma parte del suo futuro dipende da una serie di esami
Gli USA concedono la nazionalità al bambino affetto da una rara malattia per poterlo curare negli Stati Uniti. Lo specialista lo ha visitato per dare un parere all'Alta Corte, va valutato quanto i suoi muscoli siano compromessi
LONDRA - Colpo di scena nella vicenda del piccolo Charlie Gard, il bimbo di 11 mesi affetto da una rara malattia a cui i medici dell'ospedale dove è ricoverato vogliono staccare le spine, contro la volontà dei genitori che desiderano portarlo in America per sottoportlo a una cura sperimentale. Donald Trump aveva parlato di volerlo aiutare, e ora il piccolo è divenuto cittadino americano.
Ad annunciarlo ai media, un paio di ore fa, è stato Jeff Fortenberry, politico statunitense repubblicano. "Abbiamo appena approvato un emendamento che garantisce lo stato di residenza permanente a Charlie Gard e alla sua famiglia, in modo che possa ottenere il trattamento medico di cui ha bisogno", ha detto.
I genitori non si sono mai arresi, e sono perennemente a fianco del piccolo. In un memoriale pubblicato dal settimanale italiano Oggi, la mamma ha scritto che se anche la cura sperimentale non funzionerà, lo lasceranno andare serenamente, ma che non potrebbero mai vivere in pace con sé stessi senza aver tentato di tutto.
Il caso è in mano all'Alta Corte, e ieri un esperto americano, il dottor Hirano. Il suo parere può essere determinante per convincere i giudici a dimettere il bambino, che i genitori dicon oessere prigioniero dello stato.
La concessione della cittadinanza americana cambia qualcosa? Al momento non è chiaro. In base ad una legge sulla protezione dei minori, la madre e il padre, se lo portassero via, potrebbero essere arrestati se venisse deciso che provocano sofferenze al bambino. Ma, appunto, essendo ora Charlie americano e diretto verso gli USA, potrebbe cambiare tutto.
Non è comunque detto che l'équipe di Hirano possa intervenire: potrebbe essere arrivata troppo tardi. Infatti, se i danni ai muscoli sono troppo estesi, non servirà a nulla, e proprio in queste ore il bambino sta svolgendo una serie di esami all'ospedale dove è ricoverato ormai da mesi.
Una sentenza definitiva dovrebbe arrivare per il 25 luglio.