ARL e Cantone, tutto chiarito? Macché, si tratta. Dal 3% al 5%, il CCL... i nodi sono ancora parecchi

LUGANO – Dopo le roventi polemiche che hanno caratterizzato il periodo dell’inizio delle scuole, pareva tornato il sereno tra Autolinee Regionali Luganesi e Cantone, anzi si pareva avviati verso una risoluzione del conflitto con il rinnovo della concessione alle ARL del trasporto degli allievi delle scuole medie di Pregassona.

Si ricorderà la bagarre di qualche settimana fa, definita anche la guerra dei bus. La ditta si era vista esclusa dal concorso per il servizio, non avendo un CCL, ma aveva rivolto comunicati di fuoco al Governo, in particolar modo al DECS e a Manuele Bertoli, portando i suoi mezzi di fronte alle scuole e creando caos. Anche il membro del CdA e consigliere comunale leghista di Lugano Enea Petrini aveva pesantemente attaccato il Ministro, salvo poi abbassare i toni quando la vicenda si avviava a una conclusione.

Complice il pensionamento di Curzio Bernasconi, che aveva firmato i comunicati, il tutto si stava appianando.

Dalle ultime notizie, la soluzione non appare così immediata. Claudio Zali, in rappresentanza del Governo, ha incontrato i vertici delle ARL ed è stato chiaro: dovranno adottare il CCL del settore, e il rinnovo automatico avverrà al ribasso, come accaduto con tutte le aziende di trasporto in Ticino.

I prezzi dovranno essere del 5% inferiori. Dal canto loro, le ARL, con Bruno Lepori, sono disposte a scendere del 3%. Stallo, quindi?

Parrebbe, anche se la Confederazione sembrerebbe intenzionata a integrare il tragitto conteso nel trasporto di linea, assumendosene i costi. A quel punto, non toccherebbe più al Cantone pagare, e magari la discussione potrebbe essere più semplice.