Cronaca
26.03.2018 - 09:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
Il caldo fine settimana dell'aeroporto. "Rischia di depositare i bilanci?". "No, è tutto a posto". I socialisti attaccano, "dilettantismo!", interviene anche Bignasca
Buri, Ducry e Fumasoli hanno chiesto lumi in un'interpellanza sulla situazione economica dello scalo. La LASA ha chiarito, ma PS-PC-Indipendenti ne hanno per tutti, dal Municipio al Cantone (soprattutto Zali e Vitta). Il leghista, "basta giocare politicamente, si mettono a rischio posti di lavoro"
LUGANO – È stato un fine settimana caldo per l’aeroporto di Lugano, da mesi al centro di discussioni. Si era tanto litigato sul suo CdA, ci si era preoccupati per le sorti di Darwin, si era parlato di nuove compagnie, poi, col credito di 20 milioni pendente, era sceso una sorta di silenzio, una quiete prima della tempesta, forse.
A smuovere le acque un’interpellanza, alquanto allarmante, inviata al Municipio nella serata di sabato dal comunista Demis Fumasoli, dalla socialista Simona Buri e dall’indipendente Jacques Ducry. “La situazione finanziaria di Lugano Airport SA (LASA) sembra infatti compromessa, fino al punto di richiedere al Municipio di Lugano la postergazione dei crediti. Ricordiamo che più volte, sia da parte del Cda del LASA, che da parte del Municipio, siamo sempre stati rassicurati sulle condizioni finanziarie del LASA”, scrivevano.
E per non venir a sapere le notizie dai giornali (frecciatina…), hanno rivolto alcune domande al Municipio:
“1. Chi sono i debitori e a quanto ammonta la loro cifra scoperta, ad oggi, da parte di Lugano Airport?
2. C'è la reale possibilità che i bilanci vengano depositati?
3. Il Municipio ha intenzione di soccorrere e di sanare la situazione?
4. Perché il Municipio, nonostante precise istruzioni da parte della Commissione della Gestione, non ha ancora interpellato il Cantone per verificare l'intenzione di sostenere finanziariamente questo oggetto di importanza cantonale, attraverso investimenti mirati, e coperture di costi di gestione, laddove politicamente opportuno?".
Nel pomeriggio di domenica, è arrivata la replica, piccata, della LASA, a firma del suo presidente Emilio Bianchi. Tutto apposto, e anzi, si “deplora che questa situazione venga strumentalizzata per mettere in cattiva luce l’attività della società in questa difficile situazione osservando che queste notizie potrebbero rendere molto difficili i rapporti con partner nazionali e internazionali quali fornitori di servizi e beni essenziali per le operazioni di volo".
"Lugano Airport SA è assolutamente in grado di far fronte con la propria liquidità a tutte le spese correnti, oneri, salari, prestazioni di fornitori, ecc. Non vi sono posizioni creditorie di terzi che in qualche modo potrebbero compromettere la sua attività operativa; in particolare non vi sono debiti verso banche o istituti finanziari", si legge nella nota. "Visto quanto sopra si conferma che la continuità aziendale di Lugano Airport SA non è minimamente messa in discussione".
Nel frattempo, PS-PC-Indipendenti avevano diramato un lungo comunicato in cui esprimevano i loro dubbi sullo scalo, riassumendo la cronologia dei fatti, definiti uno più sorprendente dell’altro, avvenuti da quando hanno detto di non sostenere il credito da 20 milioni. Quella dell’aeroporto è “una situazione drammatica che può essere risolta solo con la concertazione delle forze politiche cittadine e con l’aiuto di attori extra-cittadini, pubblici e privati che dallo scalo traggono pure ampio beneficio”.
In poche parole, i comuni del Luganese che hanno un guadagno dallo scalo, oltre ai settori economici, devono, per il gruppo, intervenire in modo più concreto, così anche il Cantone, in particolare Zali e Vitta (su cui i dubbi sarebbero condivisi da PPD e da Michele Bertini).
Il PS sostiene un aeroporto che permetta di mantenere i posti di lavoro, e garantisca le rotte “base”, su Zurigo e su Ginevra (quest’ultima da ripristinare). Non mancano le critiche al Municipio e LASA, di cui “stigmatizza la cattiva e scoordinata gestione e comunicazione. Ogni due giorni vi sono notizie negative su Agno, proprio perché dal punto di vista della comunicazione sia ad Agno sia in Municipio regna puro dilettantismo. La mano destra non sa quello che fa la mano sinistra, oltretutto senza concertazione politica ad alcun livello".
Eventuali buchi finanziari (smentiti però, come detto, da LASA), non sorprendono, per tre fattori, ovvero i debiti lasciati da Darwin, il calo dei passeggeri nel 2017 e la lunga fila di annullamenti di voli da parte di Swiss, oltre alla mancanza del collegamento diretto su Ginevra.
Anche Boris Bignasca è intervenuto attraverso Facebook sul tema. Chi sta giocando politicamente a distruggere l’operatività dell’aeroporto di Lugano, sta mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro qualificati e sta mettendo a rischio il futuro dei collegamenti di Lugano. Chi ama Lugano e il Ticino non distrugge, ma dovrebbe proporre”, un chiaro attacco ai socialisti.