MONTE CARASSO – Non è morta soffocata dall’ex marito, bensì dissanguata dopo che egli le ha tagliato le vene per inscenarne il suicidio, tesi che ha reso sino a poco tempo fa.
Sono sempre più raccapriccianti i dettagli che emergono in merito all’omicidio di Monte Carasso, una vicenda archiviata come gesto estremo fino alla confessione dell’ex coniuge della donna.
Egli si trova ora in carcere e come riferisce la RSI sarà sottoposto a una perizia psichiatrica.
Dietro le sbarre c’è anche la seconda moglie, una 39enne russa sposata nel 2016, anno del delitto. I debiti dell’uomo, che sarebbero alla base delle liti con la ex e della sua uccisione, avrebbero funestato anche il secondo matrimonio, tanto che in marzo la Polizia era dovuta intervenire a casa dei due dopo una lite, chiamata dalla donna.
Due mesi dopo, la confessione e la carcerazione, anche per evitare il rischio di recidiva. Non si sa ancora che ruolo può aver avuto la donna.