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Cronaca
07.09.2018 - 11:210

I bonus nella cassa nera. Come vi sono finiti?

Mauro Antonini e il 58enne indagato gestivano una cassa dove confluivano dei bonus assegnati da Berna ai funzionari meritevoli. Si parlerebbe di 7-8mila franchi

BERNA – Le Guardie di Confine, Corpo della Regione IV, sono in subbuglio. C’è l’inchiesta, c’è il malumore ai danni della gestione del personale da parte del 46enne finito sono indagine: ci sarebbe una lettera firmata da ben 130 persone, ovvero quasi la metà degli impiegati, che si lamenterebbero dei suoi modi.

Assieme a lui, è finito sotto inchiesta un 58enne, il quale ha anche un’attività accessoria con un’impresa edile. Essa sarebbe stata autorizzata, e inoltre l’uomo non ha mai svolto lavori per conto delle Dogane.

La novità emersa tramite La Regione riguarda una cosiddetta cassa nera. Vi confluirebbero dei soldi, per la precisione dei bonus che da Berna vengono assegnati ai funzionari meritevoli. Ma tutto all’insaputa dei capi svizzeri, che concedono i soldi quando qualcuno viene segnalato per aver lavorato particolarmente bene. 

Ebbene, Antonini e il 58enne amministrerebbero una cassa dove sarebbe finiti tra i 7mila e gli 8mila franchi, appunto provenienti dai bonus. Non li hanno mai usati loro, a quanto pare, ma sono a disposizione del Comando, di cui fanno parte alcuni ufficiali e aiutanti, per cene, biglietti di Natale o pranzi di cortesia, di rappresentanza.

Anche dei bonus conquistati dal 58enne sarebbero finiti lì. I soldi sarebbero nella cassa da cinque o sei anni fa.

Intanto, il 58enne si è visto perquisire casa dalla Sezione reati economico-finanziari della Polizia cantonale su disposizione del giudice istruttore militare, ed è stata sequestrata la documentazione contabile riguardante la cassetta, così come nella sede del Comando. Si vuol far luce su come quell’importo sarebbe finito lì: sono versamenti volontari? O c’è dell’altro?

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