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Cronaca
27.09.2018 - 12:240

The Guardian su Foa, "il giornalista delle fake news dirige la Rai. Anti-gay, no vax e pro-Russia!"

Il giornale brittanico non dedica parole tenere al neo presidente Rai. "Berlusconi ha detto sì in cambio della non interferenza nei suoi interessi. E i giornalisti potrebbero dimettersi"

ROMA – L’elezione di Marcello Foa come direttore della Rai ha fatto, come prevedibile, il giro del mondo. Fra i media internazionali a occuparsene, il brittanico “The Guardian”, che non ha certo speso parole tenere nei confronti del neo eletto presidente.

Sin dal titolo, dove viene definito “il giornalista delle fake news”.

“Marcello Foa, giornalista euroscettico che ha spesso condiviso storie che si sono rivelate false, è stato nominato presidente della Rai, con una mossa che ha sollevato timori per l'autonomia dell'emittente televisiva italiana. Foa, che ha anche posizioni anti-gay, anti-immigrazione, anti-vaccini e pro-Russia, è stato spinto dalla coalizione di governo della Lega di estrema destra e dal Movimento Cinque stelle anti-establishment (M5S), nonostante le preoccupazioni dai sindacati dei giornalisti”.

Parole dure. Viene riportato come Foa abbia specificato che il mandato è professionale e non partitico e che ha affermato che "non ho mai servito alcun partito politico o ho cercato sostegno per la mia carriera ... il mandato fa appello alla mia carriera professionale, intendo onorarlo nel nome dei valori giornalistici", ma è evidente che chi ha scritto il pezzo ci creda poco.

“Le fake news condivise da Foa includevano una durante la campagna elettorale presidenziale degli Stati Uniti su Hillary Clinton che partecipava a cene sataniche e un'altra su un presunto piano per rovesciare Donald Trump. Ha anche detto che essere gay è anormale e che dare vaccini ai bambini potrebbe provocare uno "shock" nel bambino. Ha espresso ammirazione per Steve Bannon e Vladimir Putin, e in passato ha collaborato con le agenzie di stampa russe finanziate dallo stato RT TV e Sputnik”, prosegue il pezzo.

Si parla poi dell’appoggio dato da Berlusconi e dai suoi dopo i summit con Salvini, Come ipotesi, si ventilano quella di dimissioni in seno alla Rai, di un sì di Berlusconi dato dopo aver avuto la garanzia che il Governo non interferirà coi suoi programmi commerciali, ivi inclusa ovviamente Mediaset. E che addirittura il tutto potrebbe essere legato alle elezioni regionali.

Il mandato di Foa non parte coi favori di tutti, il The Guardian lo dimostra. Come detto in un articolo di stamattina, il vero lavoro per lui inizia ora.

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