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Cronaca
31.07.2018 - 17:440

Foa, per ora vincono i contrari. "Sovranismo, vaccini, toni omofobi e attacchi a Mattarella"

C'è anche una petizione contro la nomina del giornalista in Rai: le firme raccolte sono maggiori di quelle della petizione favorevole

MILANO – Non solo firme a favore di Foa presidente della Rai, ma anche contro. A promuovere la prima, che ora ha raggiunto i 13'500 consensi, CSEPI, mentre la seconda è opera di due associazioni, Articolo 21 e Progressi e ha raccolto in tre giorni 18'700 firme. Insomma, per ora vincono i “contrari”, domani si esprimerà il Governo Italiano.

Ecco il testo di Articolo 21 e Progressi, indirizzata al Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Alberto Barachini e intitolata “Vogliamo un presidente RAI di garanzia, degno e rispettoso delle istituzioni”.

“Signor Presidente, 

chiediamo a lei e ai membri della Commissione parlamentare di Viglianza di garantire il rispetto della legge e delle istituzioni repubblicane nella nomina del nuovo presidente RAI e dunque escludere il nome di Marcello Foa, imposto dal governo.

Il giornalista Foa non ha i requisiti per questo incarico e il modo in cui è stato indicato viola una serie di regole fondamentali.

Perché è importante?

Primo, il presidente della RAI, servizio pubblico pagato da tutti i cittadini, non può esprimersi contro l'ordinamento costituzionale italiano e contro l'Unione Europea. Marcello Foa lo ha fatto in modo esplicito dichiarando pubblicamente “disgusto” nei confronti del presidente della Repubblica. Gli attacchi al Capo dello Stato dimostrano disprezzo e antagonismo rispetto ai valori repubblicani che il presidente Mattarella rappresenta. 

Secondo, c'è incompatibilità perché i consiglieri del Consiglio di amministrazione RAI non possono essere titolari “di cariche in società concorrenti”. Foa è amministratore delegato di un gruppo editoriale concorrente alla Rai sia all'estero che in alcune regioni italiane. Altra violazione da parte del governo è l'annuncio di Foa come presidente RAI in Consiglio dei ministri, attraverso le dichiarazioni del presidente e del vicepresidente del Consiglio, scavalcando il Consiglio d'amministrazione RAI.

Terzo, ricordiamo che il presidente deve essere sempre “di garanzia”, nominato dal Consiglio d'amministrazione tra i suoi membri con il parere favorevole della Commissione di Vigilanza e i due terzi dei voti, proprio per la delicatezza del ruolo del presidente RAI e nel rispetto dell'orientamento politico di tutti i cittadini. Questo requisito viene a mancare perché Lega e Movimento Cinque Stelle hanno imposto un giornalista molto sbilanciato politicamente. Sui social media Marcello Foa ha promosso notizie e campagne di estrema destra, spesso prese da fonti di fake news: da quelle sovraniste a quelle contro i vaccini, fino a quelle dai toni marcatamente omofobi. 

La RAI è un bene comune del Paese e di tutti gli italiani, pertanto deve garantire profili autonomi, dignitosi e pienamente rispettosi delle cariche dello Stato, a cominciare dal presidente della Repubblica.

Come sarà consegnata

Al presidente e ai membri della Commissione parlamentare di Vigilanza”.

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