ROMA – La nomina di Marcello Foa come presidente della Rai non è effettiva: non ha raggiunto infatti il numero sufficiente di voti nella commissione della Vigilanza.
Ed ora? Si parla di un incarico ad interim ma è tutto avvolto nel dubbio.
Il giornalista attraverso Facebook ha commentato a caldo la notizia, in modo pacato: “Prendo atto con rispetto della decisione della Commissione di Vigilanza della Rai. Come noto, non ho chiesto alcun incarico nel Consiglio che mi è stato proposto dall'Azionista. Non posso, pertanto, che mettermi a sua disposizione invitandolo a indicarmi quali siano i passi più opportuni da intraprendere nell'interesse della Rai”.
Diverse le reazioni nei commenti a favore di Foa, con utenti che lo invitano a non dimettersi e lo vedevano come una nuova possibilità per la libertà di stampa in Italia.
Se il Movimento a 5 Stelle esprime delusione, il segretario del PD Martina afferma che “vogliono una Rai asservita ai comandi di Salvini e della Casaleggio. Il Parlamento ha detto no. La commissione di Vigilanza ha fermato questo scempio orchestrato per avere un presidente funzionale ai voleri dei nazionalpopulisti“.
I capigruppo della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo si dicono “dispiaciuti dell’asse Pd-Fi che cerca di fermare il cambiamento, sia del Paese che della Rai. Dal Pd non ci aspettiamo nulla, con Fi invece siamo pronti a confrontarci perché sicuri che anche la Rai abbia bisogno di aria nuova, cambiamento, qualità e meritocrazia. Siamo convinti che i fraintendimenti di questi giorni sul metodo, più che sul merito, possano essere superati perché le qualità di Marcello Foa, come uomo e giornalista libero e corretto sono universalmente riconosciute e apprezzati".
Per contro, porte chiuse da Forza Italia, che dichiara di aver contestato non Foa ma il metodo con cui è stato designato. "Chi è stato bocciato, anche i proponenti, rifletta".