BELLINZONA – Per la Polizia cantonale, quello della presunta discriminazione di trattamento fra frontalieri e residenti è un tema?
Se Cattaneo, segretario dell’UIL Frontalieri di Como, chiede un’inchiesta sia della Polizia che del Governo, sui social c’è chi afferma che sì, la targa italiana è una discriminante. Ma il numero di infrazioni, e la loro gravità, come sono distribuiti? Come si comportano le persone di fronte a una multa o a un rimprovero da parte degli agenti?
Abbiamo provato a rivolgere queste domande al servizio stampa della Polizia Cantonale, domandando se notano delle differenze nella reazione al loro intervento da parte di residenti e frontalieri, e di quantificarci in linea di massima chi commette più infrazioni, in modo da poter inquadrare in senso più ampio il fenomeno.
La risposta che ci è pervenuta è però stringata: “le contravvenzioni e le multe della Polizia cantonale vengono comminate in base alle infrazioni riscontrate dagli agenti. Questo sia nei confronti dei residenti sia dei non residenti”.
Di più non siamo riusciti a farci dire, neppure a sapere se i post, scritti da chicchessia, di minacce e insulti preoccupano o meno.