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Cronaca
15.11.2019 - 14:000

Nuova allerta di grado 2 per Alta Vallemaggia, Leventina e Blenio. Come calcolare quanta neve cadrà? Ecco il metodo della nonna!

In Ticino vi sono ora due fenomeni contrastanti: lo scirocco che fa salire il limite delle nevicate e il raffreddamento dovuto alle precipazioni che lo fa scendere. Nel Sottoceneri prevarrà il primo, nel Sottoceneri forse il secondo

BELLINZONA – La neve è caduta, come previsto, intensificandosi nel corso della notte. In particolare si sono concentrate in Vellamaggia, Leventina, Valle di Blenio e Rivera, con una decina di centimetri a Cevio, per esempio. Più in alto si è raggiunto il mezzo metro. La nottata in alcune zone è stata caratterizzata da precipitazioni. 

MeteoSvizzera ha diramato una nuova allerta di grado 2 che interessa appunto Alta Vallemaggia, Leventina e Blenio, da oggi alle 11.30 sino a domani alle 17.00. Sopra i 1000 metri sono previsti dai 5 ai 15 centimetri. Il weekend sarà in ogni caso caratterizzato da tempo nuvoloso e precipitazioni in tutto il Cantone.

Al momento sono in atto due fenomeni contrari tra loro: “la stima del limite delle nevicate è particolarmente delicata. Secondo il profilo verticale di temperatura misurato nel tardo pomeriggio di oggi, attualmente il limite si troverebbe fra i 500 ed i 900 m circa su tutto il versante sudalpino. Nelle prossime ore sono però attesi due effetti contrastanti: il primo è l'arrivo dello Scirocco, vento caldo da sudest, che tenderà a far salire il limite delle nevicate sul Sottoceneri in parte fino a ben oltre i 1000 m, possibilmente fin verso i 1600 m sul Mendrisiotto; il secondo è il raffreddamento dovuto alle precipitazioni, che sarà particolarmente accentuato nelle valli del Sopraceneri. Il Ticino centrale di trova un po' preso fra i due fuochi: quale effetto prevarrà? Probabilmente a momenti l'uno, a momenti l'altro”.

Ma come funziona? “Quando un fiocco di neve, cadendo, passa attraverso uno strato di aria con temperatura positiva, esso inizia a fondere. Per fare questo ha bisogno di calore, che viene sottratto all'aria circostante. In particolari condizioni (intensità sufficiente delle precipitazioni, assenza di vento) questo processo è molto efficace. Il risultato è uno strato d'aria più o meno spesso con temperatura costante di 0 gradi. Il limite delle nevicate viene così spinto verso il basso dalle precipitazioni. Queste condizioni non sono date per il Sottoceneri: qui la corrente sciroccale garantirà un buon rimescolamento dell'aria, impedendo la cosiddetta "Niederschlagsabkühlung" (raffreddamento delle precipitazioni, ndr). Nelle valli del Sopraceneri, per contro, le condizioni sono molto favorevoli: il vento forte interesserà solo le creste delle montagne, molto meno e per nulla gli strati inferiori. Inoltre, in una valle, parte del volume è occupato dai versanti: il processo di raffreddamento è così più efficiente, poiché c'è meno aria da raffreddare”.

Poi viene riportata una curiosa regola, definita “della nonna”, per calcolare più o meno, in base alla temperatura, quanti centimetri di neve attendersi. “Quando non c'erano a disposizione tutti i dati a cui possiamo facilmente accedere al giorno d'oggi, erano in uso metodi approssimativi tuttora validi. 

Eccone uno per stimare il limite attuale delle nevicate a partire dalla sola temperatura T: 

Limite delle nevicate (in centinaia di metri sopra il punto di misura) = T + T/2 - 2.

Esempio: se misuro 3 gradi, limite delle nevicate = 3 + 1.5 -2 = 2.5, cioè 250 m più in alto di dove mi trovo.

Il metodo funziona solo con umidità relativa prossima al 100% (se ad esempio sta piovendo) e se T non è troppo alta (< 5°C)”.

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