BELLINZONA – Il Consiglio di Stato ha incontrato oggi a Palazzo delle Orsoline i rappresentanti del Consiglio di Amministrazione e della direzione generale dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC), e del Consiglio della fondazione Cardiocentro Ticino. La riunione ha permesso un aggiornamento reciproco sul processo di integrazione dell’istituto luganese all’interno della struttura dell’EOC.
A quasi un anno dalla firma dell’accordo sull’integrazione del Cardiocentro Ticino nella struttura dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC), avvenuta il 9 agosto 2019, le due delegazioni hanno informato il Consiglio di Stato sullo stato di avanzamento del processo, destinato a concretizzarsi a partire dal 1. gennaio 2021. Per il Consiglio d’Amministrazione dell’EOC hanno partecipato il presidente Paolo Sanvido, la vice Valeria Canova e il membro Luca Crivelli, accompagnati dal direttore generale Giorgio Pellanda e dal vice Piero Luraschi. La fondazione del Cardiocentro Ticino è stata invece rappresentata dal presidente Giorgio Giudici e dai membri Boris Bignasca, Giovanni Jelmini e Tiziano Moccetti, accompagnati dal direttore Massimo Manserra.
Le due delegazioni hanno spiegato che le procedure preparatorie avanzano in un clima di piena collaborazione e secondo il programma, tenendo conto della complessità giuridica e finanziaria dell’operazione, che rappresenta una prima assoluta per il nostro Cantone. È stata espressa soddisfazione per l’andamento dei lavori e affermata la volontà condivisa di orientare positivamente il futuro dell’istituto luganese, che manterrà una ampia autonomia gestionale e scientifica.
È stato confermato che il compromesso adottato nel 2019 – grazie alla mediazione del Consiglio di Stato e ai due tavoli di lavoro coordinati dal facilitatore Boas Erez – risulta soddisfacente per tutte le parti, e garantisce la continuità dell’offerta medica di punta nel settore della cardiochirurgia nel nostro Cantone, a vantaggio dei pazienti ticinesi.
Il Consiglio di Stato si è rallegrato per l’avanzamento del progetto di integrazione, ricordando che l’obiettivo è di assicurare a lungo termine la qualità del sistema delle cure nel nostro Cantone, nell’interesse della collettività ticinese. L’auspicio del Governo è ora che la procedura continui in un clima di fiducia reciproca e si concluda nei tempi previsti, così da permettere che gli atti conclusivi siano sottoscritti entro la fine del 2020.