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Cronaca
25.08.2021 - 14:230

Disordini di marzo alla Foce, fermati i principali responsabili: sono tre 19enni e tre 18enni

Quattro di loro sono svizzeri, uno turco, uno iracheno e uno portoghese. Nell'ambito delle contestuali perquisizioni, al domicilio di tre dei fermati sono anche stati trovati un tirapugni, due machete e uno spray al pepe

LUGANO - Il Ministero pubblico, la Magistratura dei minorenni e la Polizia cantonale comunicano che sono stati identificati i principali autori dei disordini avvenuti tra il 20 e il 21 marzo 2021 durante un assembramento presso la foce del Cassarate a Lugano.

Come si ricorderà, nel corso di uno degli alterchi sviluppatisi a margine del raduno, un giovane era rimasto ferito rendendo necessario l'intervento del 144. Dato il contesto particolare, i soccorritori avevano chiesto il supporto della Polizia per garantire la sicurezza. Numerose persone avevano quindi iniziato a prendere di mira gli agenti con il lancio di oggetti.

L'articolata attività investigativa coordinata e messa in atto nel frattempo dalla Polizia cantonale ha permesso ora (grazie anche all'analisi dei filmati e delle immagini di quanto accaduto) di identificare, fermare e interrogare i principali partecipanti ai fatti. Si tratta di due 19enni cittadini svizzeri residenti nel Luganese e nel Bellinzonese, di un 19enne cittadino turco residente nel Locarnese, nonché di tre 18enni (uno svizzero, un iracheno e un portoghese, tutti minorenni al momento dei disordini) rispettivamente residenti nel Luganese e nel Locarnese.

Nell'ambito delle contestuali perquisizioni, al domicilio di tre dei fermati sono anche stati trovati un tirapugni, due machete e uno spray al pepe.

Le ipotesi di reato promosse a vario titolo sono quelle di aggressione, sommossa, vie di fatto, danneggiamento, violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari, impedimento di atti delle autorità, infrazione alla Legge federale sulle armi, contravvenzione Legge federale sugli stupefacenti, contravvenzione all'Ordinanza sui provvedimenti per combattere il coronavirus (COVID-19).

L'inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis e dalla Magistratura dei minorenni. Non verranno rilasciate ulteriori informazioni

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