LUGANO - È partita in questi giorni a livello nazionale la Colletta Stella, la tradizionale raccolta di fondi autunnale di Soccorso d’Inverno. Molti di voi avranno ricevuto a casa una lettera con una richiesta di donazione accompagnata da una piccola stella di materiale biodegradabile realizzata in un laboratorio protetto svizzero. In Ticino la campagna 2022 è sostenuta da alcuni testimonial, che la sezione ticinese di Soccorso d’Inverno ringrazia per essersi messi a disposizione: Carla Norghauer, Matteo Cocchi, Mattia Croci-Torti, Ruby Belge e Kubilay Türkyılmaz.
Ma un grazie di cuore, in un periodo difficile per molte cittadine e cittadini ticinesi, va soprattutto a coloro che decideranno di partecipare a questa iniziativa di solidarietà. Solo se aumenteranno le donazioni Soccorso d’Inverno potrà rispondere alle richieste di aiuto, che sono in continuo aumento.
Nell’anno contabile 1.07.2021-30.06.2022 i fondi erogati dall’Associazione in Ticino hanno superato – tra aiuti finanziari diretti e progetti di sostegno - gli 830'000 franchi, oltre 100'000 in più rispetto al periodo contabile dell’anno precedente. Grazie alla generosità dei ticinesi, Soccorso d’inverno ha potuto aiutare 1’452 persone - 895 adulti e 557 bambini o ragazzi - contro le 1’208 dello stesso periodo 2020/2021, fornendo contributi per spese nell’ambito della salute, dell’alloggio, dell’abbigliamento, dei generi alimentari…
Ogni caso viene analizzato e verificato con attenzione, in collaborazione con i servizi sociali dei Comuni, e gli aiuti vengono erogati solo di fronte a situazioni di comprovato bisogno.
Soccorso d’Inverno ha inoltre promosso, nell’ambito del “programma Empowerment”, dei momenti di aggregazione e di incontro destinati ai figli delle famiglie in difficoltà, contribuendo anche finanziariamente a sostenere attività culturali e sportive per evitare l’isolamento sociale delle giovani generazioni meno fortunate.
I motivi per cui le persone aiutate si sono trovate in difficoltà economiche sono stati illustrati nel corso della recente assemblea dell’Associazione: cure mediche o dentarie non coperte dall’assicurazione malattia, problemi famigliari come divorzi e separazioni, spese per l’abitazione... E poi c’è il drammatico dato relativo ai “working poor”, che rappresentano il 72% dei casi: persone il cui reddito, personale o famigliare, non è sufficiente a coprire i costi della vita.
Soccorso d’Inverno ha sostenuto e continuerà a sostenere queste fasce di popolazione, rese ancora più fragili dall’onda lunga della pandemia e dal continuo aumento dei costi a cui stiamo assistendo. Diceva Nelson Mandela: “Sconfiggere la povertà non è un atto di carità, ma un atto di giustizia”.