LOCARNO – Simone Merlini, consigliere comunale a Locarno, non ci sta e si smarca dalle accuse di aver fomentato giochi politici in merito ai problemi interni riscontrati nella Polcom di Locarno. Ex capodicastero Sicurezza (per alcuni mesi, dopo essere subentrato a Niccolò Salvioni) e successivamente autore di un'interrogazione al vetriolo al Municipio, il consigliere comunale PLR ha preso posizione su La Regione dopo essere stato paragonato a "una sorta di burattinaio delle derive partitiche verificatesi attorno all'ormai ex comandante".
Non ci sta, Merlini. E non le manda a dire all'ex capodicastero Zanchi. "Una cosa non è mai stata detta. Informai il mio successore (Zanchi ndr) sulle informazioni che avevo raccolto in merito alle cose che non funzionavano nella Polizia comunale. Volevo che cominciasse subito ad agire. Questo è accaduto un anno prima che io presentassi la famosa interrogazione interpartitica", quella che ha poi fatto definitivamente scoppiare il caso.
E ancora: "Io non ho mai fomentato nulla e non mi interessa che Zanchi sia verde, rosso o blu. La mia posizione sarebbe stata identica anche se ci fossero state altre persone al posto del municipale e del comandante. La risposta di Zanchi fu inadeguata, mi dispiace dirlo. Il municipale prese atto degli elementi, ma non diede seguito...".
"Non spetta a me dire se il tema sollevato sia stato sfruttato a fini politici. Mi preme solo che la Polcomunale di Locarno prenda finalmente la strada giusta per uscire da questa brutta situazione".