BELLINZONA - Meno predazioni del lupo? Può darsi ma gli avvistamenti in Ticino non diminuiscono, anzi, e le conseguenze si iniziano a vedere anche sull'economia. Germano Mattei e Georges Schnydrig, co-presidente Associazione nazionale mantello APTdaiGP rispondono a l’Associazione “”pro-lupo Svizzera” che afferma come siano diminuiti gli animali morti a causa del predatore.
"Tutto vero, ma questo si è avverato grazie alla maggior protezione virtuosa delle mandrie da parte degli allevatori. Ma pure per l’inusuale e imposto prolungato periodo della stabulazione degli animali, con gravi problemi per il benessere delle bestie e per le scorte di foraggio! Dare a Cesare quel che è di Cesare!", scrivono.
E non è tutto oro quel che luccica, anzi. "I crediti supplementari della Confederazione di 4 mio sono anzitempo esauriti e questa è un’informazione preoccupante. Dove sono stati investiti? Al momento non è dato da sapere. Questa situazione ha recentemente indotto la Commissione delle finanze del Consiglio Nazionale a prospettare un adeguato aumento del credito di riferimento. Di quanto? Sarà immediato? Si attendono comunicazioni in merito"
Peraltro, " in Ticino dall’inizio dell’anno gli avvistamenti di lupi sono il doppio che nel 2022. Quindi, al momento, meno predazioni ma maggiori avvistamenti. Constatazione non certo incoraggiante, considerato che il periodo dell’alpeggio è appena iniziato. Per gli alpeggianti l’inizio della stagione era solitamente una festa, oggi è un momento di preoccupazione e di pressione psicologica: cosa ci aspettano, domandano, si chiedono? Non parliamo degli escursionisti che rinunciano alle gite, con grave danno all’economia delle Regioni di montagna. Del problema lupo ne hanno parlato recentemente nel comunicato cantonale “montagne sicure”.
"Queste roboanti dichiarazioni dei pro lupo sono da ridimensionare alla luce di recentissime notizie di predazioni in Ticino (Bosco Gurin, Corippo, Chironico), in Vallese (Visperterminen), nel Oberland bernese (con concausa la presenza di grifoni). I numeri dei capi predati e dispersi non sono di poco conto", sottolineano i due, chiedendo di continuare ad agire per evitare il rieptersi della stagione scorsa, considerata tragica.