CRONACA
Vallemaggia, nasce un comitato di crisi per accelerare gli aiuti
Il coordinatore Fiorenzo Dadò: “I problemi vanno affrontati subito. Il rischio è che col tempo l’attenzione e il supporto diminuiscano”. Sollecitato anche un credito straordinario per i bisogni immediati dei Comuni
TiPress / Samuel Golay
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CEVIO - Dopo il devastante nubifragio che ha colpito le valli Bavona e Lavizzara a fine giugno, causando cinque morti, tre persone tuttora disperse e milioni di franchi di danni, è stato formato un comitato di crisi per sostenere i comuni colpiti. Coordinata da Fiorenzo Dadò, granconsigliere e presidente cantonale del Centro, l’iniziativa mira a unire le forze per accelerare i tempi degli aiuti e prevenire lo spopolamento della zona.

Come ha dichiarato al CdT, Dadò teme che, malgrado la gravità della situazione, con il tempo l’attenzione e il supporto diminuiscano e il disastro della Vallemaggia venga dimenticato. “Per questo è nato il comitato - spiega il presidente del Centro -, insieme ai colleghi granconsiglieri valmaggesi (Aron Piezzi e Samantha Bourgoin), ai sindaci di Cevio e Lavizzara (Wanda Dadò, Gabriele Dazio) in collaborazione con l’associazione dei Comuni (Ascovam con il presidente, Michele Rotanzi) e il supporto dell’Ente regionale di sviluppo (con il presidente, Giacomo Garzoli), più altre realtà locali. Non vogliamo certo sostituirci alle autorità locali e regionali ma contribuire ad affrontare le urgenti necessità di ricostruzione e supportare progetti vitali per la comunità”.

Tra le preoccupazioni principali di Dadò e dei colleghi del comitato, la burocrazia eccessiva che potrebbe rallentare gli interventi necessari.”La burocrazia e l’eccesso di zelo possono creare ostacoli e problemi che, in un momento di crisi come questo, non possono essere tollerati. Stiamo affrontando una catastrofe, dobbiamo agire con una rapidità e una determinazione non comuni nelle questioni pubbliche. Il rischio di un ulteriore spopolamento a medio termine, soprattutto nell’alta valle, è più reale che mai”. Dadò non ha dubbi sulla necessità di un intervento tempestivo, evidenziando come il panorama sia drammaticamente cambiato: “Questo angolo di territorio è stato stravolto e non tornerà mai più come prima”.

Intanto si moltiplicano le iniziative benefiche a favore delle zone colpite (concerti, spettacoli, eventi organizzati da Comuni e patriziati). Dadò sottolinea il ruolo del comitato anche in questo senso e sull’importanza cruciale di riprendere subito tutti i progetti in essere; i problemi vanno affrontati subito, onde evitare il rischio che si “getti la spugna” e che le attività economiche della regione non riaprano mai più: “È fondamentale riprendere i progetti in valle, non possiamo permettere che questi muoiano. La pista di pattinaggio, fulcro di Lavizzara, deve rinascere per il bene sia dello sport sia della società. Il centro balneare di Bignasco è un progetto in corso e non deve fermarsi. Il Comune di Cevio deve ripristinare il suo acquedotto al più presto come pure procedere con l’edificazione del centro scolastico, che oggi non c’è”.

E ancora, aggiunge infine il granconsigliere: “Abbiamo scritto al Governo chiedendo un credito straordinario immediato destinato a soddisfare i bisogni immediati dei Comuni, molti dei quali hanno risorse finanziarie limitate e necessitano di aiuti straordinari, non di un aiuto ordinario che potrebbe arrivare solo tra qualche anno o l’anno prossimo”.

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