Economia
09.05.2017 - 15:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Beltraminelli preoccupato per l'aumento delle persone in assistenza nell'ultimo anno. Alcuni di essi lavorano a tempo pieno
Il 2,2% della popolazione beneficia di una prestazione assistenziale. Il Ministro chiede un dibattito più ampio in merito al sostegno sociale
BELLINZONA – Ogni volta che vengono resi noti i dati relativi a assistenza e disoccupazione in Ticino è una piccola ecatombe. Questa volte, sono stati presentati i numeri relativi alle variazioni fra dicembre 2015 e dicembre 2016.
Partendo dall’assistenza, le persone che ne beneficiano sono ora quasi 8'000, per la precisione 7'944, con un aumento di 894 unità. Dal 2011 ad oggi sono aumentate costantemente, nell’ultimo anno le domande sono cresciute addirittura del 8,4%, i beneficiari del 13,1%. In pratica, il 2,2% dei residenti in Ticino ha una prestazione assistenziale. Un dato leggermente positivo è il fatto che nell’ultimo mese essi sono leggermente scesi.
Paolo Beltraminelli, in una conferenza stampa, ha espresso preoccupazione per la tendenza, pur sottolineando che il Governo cerca di assolvere al suo compito di aiuto nonostante il periodo di ristrettezze economiche vissute dal Cantone. Ha ricordato che dietro i numeri vi sono persone in difficoltà, e ha dichiarato che “dobbiamo affrontare la questione del sostegno sociale con un dibattito più ampio che tenga presente anche il mercato del lavoro, la politica familiare e la formazione”.
A colpire, all’interno dei dati, è che poco più di 1'000 persone beneficiano dell’assistenza ma lavorano, un centinaio addirittura a tempo pieno. Ciò significa, ovviamente, che i salari non sono sufficienti, e i casi sono saliti di ben il 22,6%!
Aumentano anche le coppie monoparentali con figli che necessitano di questo tipo di aiuto economico.
Crescono anche i disoccupati che finiscono in assistenza, con 151 unità in più e un aumento percentuale del 6,7%.