LOCARNO – Di YouTube difficilmente si vive. TicinoLibero si sta occupando del tema, dopo la divulgazione di alcuni dati che dicono come per guadagnare uno stipendio in Svizzera servano ben 15,4 milioni di visualizzazioni (leggi qui). Insomma, non da tutti. E una delle persone maggiormente attive sulla piattaforma in Ticino, Shanti Winiger, conferma, anche se spiega come non sia semplice fare l’equazione tra visualizzazione e incassi e bisogni considerare altri fattori.
Il boom di YouTube e la fuga verso Patreon e Twich
Gli incassi degli YouTuber avevano conosciuto una crescita esponenziale in un periodo in cui erano ancora pochi e dunque bastava un video che facesse il botto per ottenere tanto. Ma poi gli investitori si erano stufati di video di poca qualità, per esempio quelli degli incidenti, e avevano smesso di pagare, causando una fuga dei creators verso piattaforme come Patreon o Twich.
Ora YouTube viene spesso usato come trampolino di lancio per promuovere proprie attività o per farsi conoscere. (leggi qui)
L'intervista con Shant Winiger
Shanti Winiger posta video su varie tematiche, prestando particolare attenzione a sviluppo personale, auniverso LGBT+ e libri e film, oltre a raccontare la sua vita. Ha 320mila iscritti. Ultimamente ha deciso di staccarsi un po’ da YouTube, non rivedendosi più nelle modalità della piattaforma e con la volontà di tornare quando avrà realmente qualcosa da dire.
Ha risposto ad alcune domande per aiutarci a comprendere il mondo degli influencer ticinesi.
Ti rivedi nelle cifre citate? Ovvero che per avere uno stipendio da YouTube in Svizzera servono 15,4 milioni di visualizzazioni e in Italia quasi 6 milioni?
“È difficile fare davvero una stima perché il collegamento visualizzazioni-entrate non é diretto e sempre uguale. Non tutte le visualizzazioni vengono monetizzate, e ogni visualizzazione viene monetizzata in modo diverso, perché dipende da che tipo di pubblicità compare (breve, lunga, saltabile o meno, tipo di brand). Paesi diversi hanno anche un CPM (costo per 1000 impressioni) diverso, quindi ad esempio in America per lo stesso numero di visualizzazioni si guadagna tre volte tanto. O ci sono settori come quello del beauty che tendenzialmente spende di più di altri in pubblicità, quindi è un argomento con cui si tende a guadagnare maggiormente. Insomma, non è una risposta facile da dare!”
Oggi si può vivere di Youtube? Se sì, come si fa: servono collaborazioni o si può parla di ciò che interessa? Quanto eventualmente ci si deve adattare e scendere a compromessi? O si può veramente essere sé stessi?
“È possibile ma non è facile come può sembrare da fuori ("gli influencers non fanno nulla dalla mattina alla sera...", dicono). Ogni argomento ha il suo pubblico, bisogna saperlo portare in maniera interessante. Sicuramente appoggiarsi ai trend aiuta, ma credo che fare qualcosa che ci appassioni sia molto più gratificante e sostenibile sul lungo periodo, piuttosto che fare semplicemente quello che funziona al momento. A meno di non fare grandissimi numeri comunque sarà inevitabile dover trovare delle collaborazioni con brand per poter portare a casa la pagnotta, perché appunto i guadagni da YouTube stesso sono piuttosto modesti. Questo non significa però che si debba accettare di tutto, è possibilissimo trovare aziende ottime e in linea con le proprie tematiche”.
Come sta il mondo di Youtube in Ticino e in Svizzera?
“Sarò sincera: conosco pochissimi nomi di YouTubers locali. Sicuramente non aiuta il fatto che spesso ci confondiamo con i paesi della lingua che parliamo: io, ad esempio, vengo scambiata sempre per italiana. Quindi sicuramente ci sono tanti influencers che vengono confusi per italiani, francesi e tedeschi e in realtà sono svizzeri! Diciamo che in generale comunque, soprattutto in Ticino, siamo ancora molto indietro. Sono poche le strutture e le aziende pronte a riconoscere il valore del marketing digitale, ed è un grande peccato. Ma io voglio bene al mio Ticino e conto che prima o poi ci sarà un "risveglio" anche qui!”
Youtube è un mezzo per raggiungere altro, il modo di guadagnare o un pezzetto di una strategia più ampia? Cosa vuol dire essere influencer oggi?
“Non c'è una risposta univoca, per ognuno è diverso. Per me ad esempio i social, sia YouTube che Instagram, sono un po' tutto: sono quello che mi permette di arrivare a fine mese (più che dignitosamente); sono un mezzo per esprimermi, per creare e sensibilizzare; e sono anche una strada per farmi conoscere in altri contesti in cui vorrei lavorare, come la recitazione. È un mestiere che ne comprende tanti insieme, richiede capacità organizzative, tecniche, creative, di strategia e di marketing. Può portare tanto, ma non va sottovalutato! “.