Politica
25.01.2017 - 16:490
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
L'EOC, «riscuotiamo la tassa di collegamento in via cautelativa»
VPOD non ha gradito la scelta dell'Ente Ospedaliero Cantonale, la risposta: «meglio un acconto mensile che una cifra importante tutta insieme. E se non entrasse in vigore, restituiremo i soldi»
BELLIZONA - La tassa di collegamento animò le discussioni dei ticinesi a lungo, sino a essere approvata, con una maggioranza risicata, alle urne, in quella che era stata definita una vittoria del Ministro Zali.
I ricorsi, però, contro le modifiche alla Legge sui trasporti pubblici e contro il Regolamento sulla tassa di collegamento, hanno bloccato tutto, e milioni previsti non sono ancora stati riscossi. In attesa di una sentenza da parte di Mon Repos, vi è l'effetto sospensivo.
Nonostante fosse stato consigliato dall'Associazione Industrie ticinesi (AITI) alle aziende di riscuoterla sin dal primo agosto 2016, la decisione dell'EOC di farla pagare, a partire da inizio marzo, ai suoi dipendenti in possesso di un abbonamento, non è piaciuta al sindacato VPOD.
«Siamo sorpresi della decisione di applicare dal 1. marzo 2017 la tassa di collegamento ai dipendenti dell'Ente ospedaliero cantonale e chiede di aprire una discussione con l'EOC», si leggeva in una nota. In particolare, si vorrebbe aprire una discussione su due temi: «l’introduzione di bus navetta per portare i dipendenti dalle/alle stazioni o dai/ai P+R e una riduzione dei costi di parcheggio per chi lavora in fasce orarie disagiate (in particolare personale sanitario e di supporto impiegato in orari serali e notturni) nelle strutture ospedaliere, che non sono servite da mezzi pubblici e che pertanto obbligano il dipendente ad utilizzare l’auto».
Da noi contattato, il responsabile della comunicazione dell'EOC, Mariano Masserini, ha spiegato come la riscossione è solamente cautelativa. «Lei capirà che è più facile per un collaboratore pagare un acconto mensile rispetto allo sborsare tutto il dovuto all'entrata in vigore della tassa, magari fra un anno. È un modo per venire incontro ai collaboratori per non far pagare loro una cifra non indifferente».
Dunque, l'EOC dà per scontato che la tassa entrerà in vigore? «No, preleviamo la somma a titolo cautelativo, se non dovesse entrare in vigore restituiremmo la somma».
«Noi non facciamo altro che applicare la legge, riscuotere la tassa non è una nostra decisione, bensì del popolo ticinese. Se i dipendenti si sono arrabbiati l'avranno fatto con chi ha deciso. Ovvio che non fa mai piacere dover pagare un'ulteriore tassa, ma la scelta popolare non si discute».
Per quanto concerne le richieste di VPOD, l'Ente Ospedaliero Cantonale è «aperto a una discussione ogni volta che si vuole migliorare ulteriormente l'accesso ai nostri istituti con la mobilità che non è quella delle vetture private».