Il PPD, "basta mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Ecco perché agiremo contro l'aumento delle imposte di circolazione"

BELLINZONA - Il PPD ha annunciato, con un'immagine, un'iniziativa contro l'aumento delle imposte di circolazione che verrà lanciata a marzo. Sul tema si erano mossi Alain Bühler, Fabio Käppeli e Lara Filippini, chiedendo "di spostare la competenza decisionale in merito all’imposta di circolazione e il suo calcolo dall’Esecutivo al Legislativo con conseguente facoltà di referendare le decisioni e riportare i coefficienti allo stato del 2016". La mozione era stata però congelata in attesa della promessa revisione totale del sistema di calcolo dell’imposta di circolazione. L'iniziativa PPD sarà simile, oppure in che rapporti potrà essere con questo atto? Abbiamo chiesto delucidazioni al presidente pipidino Forenzo Dadò, che, pur chiarendo di non poter spiegare i dettagli dato che l'atto è ancora in elaborazione, ha specificato che il partito dovrà trovare degli alleati. "Sull'imposta di circolazione ci sono comunque tre argomenti importanti", ha spiegato. "Il Ticino ha la tassa di circolazione più alta della svizzera, come prima cosa. Poi, l'attuale legge è troppo variabile e non garantisce certezza sull'ammontare della tassa tenendo presente che la competenza è del Consiglio di Stato. Infine, gli introiti per il Cantone derivanti da questa tassa sono sproporzionati rispetto alle intenzioni decide nel 2007". "Basa mettere le mani nelle tasche degli automobilisti e dei cittadini senza criteri affidabili", ha proseguito Dadò. "Una persona quando acquista l'auto fa i suoi calcoli, anche tenendo conto della tassa di circolazione che deve pagare: non puoi raddoppiargliela dall'oggi al domani".