Politica
19.03.2017 - 17:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Gobbi sapeva che si cercava un reclutatore ISIS nella Argo 1 e ha taciuto per "danneggiare" Beltraminelli?
La Argo 1 era da un anno nel mirino dell'antiterrorismo italiano, possibile che il Ministro non ne fosse a conoscenza? Intanto la ricandidatura di Beltraminelli non pare sicura...
BELLINZONA - Il Caffè di oggi, come ipotizzabile, torna a parlare degli scandali Argo 1 e permessopoli, che, sottolinea il settimanale, per la prima volta nella storia coinvolge due Consiglieri di Stato in contemporanea.
E solleva anche alcuni dubbi. Prima di tutto, riguardo alla posizione attuale di Paolo Beltraminelli all'interno del suo partito. Che lo scandalo del mandato da 3,5 milioni all'agenzia privata di sicurezza non gioverà alla sua immagine è probabile, il giornale va oltre ipotizzando che i vertici del PPD non siano stati, al di là delle dichiarazioni, pienamente soddisfatti di quanto dichiarato in Gran Consiglio. La sua ricandidatura non sarebbe scontata, e questa è una voce che si era già sentita.
Ma la domanda più pressante riguarda senza dubbio Norman Gobbi. La Argo 1 era finita nel mirino dell’antiterrorismo italiano e della polizia ticinese per la presenza tra i suoi dipendenti di un presunto reclutatore dell’ISIS, colui che è stato poi arrestato. E secondo il Caffè Gobbi lo sapeva da almeno un anno. Perché, allora, non ha avvisato il collega Beltraminelli? Il mandato non era stato dato dal Governo in toto, ma anche in questo caso è difficile credere che non fosse a conoscenza di chi si occupava della sicurezza nei centri asilanti (Beltraminelli ha anche citato più volte le collaborazioni con la Polizia e col DI). E che le indagini fossero così delicate da imporre silenzio anche verso i colleghi pare strano...
Dunque, l'ipotesi maligna è che, sapendo tutto, abbia taciuto lasciando scoppiare il bubbone in casa pipidina. In ogni caso, quel che è certo è che all'interno del Governo non vi è stata comunicazione