Politica
07.06.2017 - 14:460
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
"Vogliamo firmare l'accordo", il Consiglio di Stato cede sul casellario giudiziario
"Seppur non pienamente soddisfacente, l'accordo risulta globalmente positivo per il nostro cantone", scrive il Governo, che ha deciso a maggioranza, con Gobbi e Zali a difendere la misura
BELLINZONA – Clamorosa notizia arrivata oggi da Palazzo delle Orsoline. Il Governo è pronto a fare marcia indietro sul casellario giudiziario pur di firmare l’accordo fiscale con i frontalieri. Il documento, infatti, era uno degli ultimi ostacoli.
Il Consiglio di Stato ha infatti comunicato quest'oggi “di avere valutato approfonditamente i pro e i contro del progetto di nuovo accordo sulla fiscalità dei frontalieri tra Svizzera e Italia, decidendo, a maggioranza, di rimuovere l’ultimo ostacolo che si frappone alla sua conclusione, ossia l'obbligatorietà per i lavoratori di presentare il casellario giudiziale”. Ovviamente, la decisione è stata presa, come sottolineato, a maggioranza: con ogni probabilità, contrari erano i due leghisti Norman Gobbi, “papà della misura” e Claudio Zali
"Malgrado non risponda pienamente alle aspettative del Ticino il nuovo Accordo fiscale risulta globalmente positivo per il nostro Cantone”, prosegue la nota. “Il nuovo quadro normativo definisce giuridicamente lo statuto di frontaliere fiscale e stabilisce l’assoggettamento alla fonte in Svizzera (con limitazione d’imposta al 70%) dei lavoratori frontalieri residenti in Italia. L’assoggettamento secondo le norme di diritto interno italiane dei frontalieri che lavorano in Svizzera comporterà progressivamente un aumento del carico fiscale per questi lavoratori, rendendo di principio meno attrattivo questo statuto dal punto di vista fiscale e contribuendo alla lotta contro il dumping salariale sul nostro territorio.
"L’imposizione in Italia, con computo dell’imposta svizzera, eviterà un aumento del carico amministrativo legato all’entrata in vigore della tassazione ordinaria ulteriore in Svizzera introdotta dalle recenti modifiche della Legge federale sull’imposizione alla fonte. Il nuovo Accordo prevede il principio della reciprocità e garantisce complessivamente al Cantone Ticino, ai Comuni e alla Confederazione un maggior introito fiscale".
La decisione è dunque quella di "riorientare la misura straordinaria che prevede l’obbligo sistematico di presentare l’estratto del casellario giudiziale da parte dei cittadini stranieri che richiedono il rilascio e il rinnovo dei permessi di dimora (B) e per lavoratori frontalieri (G). Con la firma del nuovo accordo fiscale fra Svizzera e Italia il provvedimento sarà sostituito da un nuovo sistema che prevede, accanto all’autocertificazione già in passato richiesta, anche la presentazione del certificato penale su base volontaria. Questa nuova impostazione va ad affiancarsi alla possibilità, già oggi prevista dalle normative, di richiedere, in casi particolari, da parte dell’ufficio competente l’estratto del casellario giudiziale”.
L’attenzione sulla sicurezza, secondo il Governo, rimane comunque alta.
Ora si attende, in tempi rapidi la firma dell’accordo.