Politica
30.06.2017 - 13:490
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Merlini si chiama fuori, ma spinge Cassis, "abbiamo profili adatti, a cominciare da lui". Sadis incassa un voto... verde
Il Consigliere Nazionale non si candiderà, e ammonisce: "nessuna candidatura farà mai l'unanimità però dovremo mostrarci compatti attorno a un solo nome. La Svizzera tedesca rivuole il Ticino nella stanza dei bottoni"
BELLINZONA – Anche Giovanni Merlini si chiama fuori dalla corsa a Palazzo Federale, in particolare a causa dei noti problemi di salute di cui è stato vittima nei mesi scorsi. Cosi, dopo Abate, un altro rappresentante liberale a Berna decide di non candidarsi: la strada per Ignazio Cassis è dunque spianata?
Le caratteristiche che dovrà avere un candidato, riportate ieri in un comunicato stampa del partito, parrebbero ricondurre al suo identikit. Rimane l’incognita Vitta, che è ben visto oltre Gottardo, e la possibilità Laura Sadis, anche se è fuori dal mondo della politica da un paio d’anno, appunto da quando lasciò il posto in Consiglio di Stato proprio a Vitta. Oggi ha raccolto un “voto”, quello della Verde Michela Delcò Petralli, che su Facebook ha detto che la sceglierebbe.
Merlini, pur non partecipando in prima persona, è ottimista sulle chance del Ticino. “Le condizioni per un ritorno del Ticino in Consiglio Federale sono decisamente più favorevoli rispetto all’ultimo avvicendamento nel dicembre 2015. Tre romandi sono anche troppi per la Svizzera tedesca, che vuole di nuovo un ticinese dopo quasi vent’anni d’assenza dalla stanza dei bottoni”, ha dichiarato a Opinione Liberale, avvertendo che “bisognerà evitare errori tattici”.
Il primo, a suo avviso, sarebbe dividersi. “Nessuna candidatura farà mai l’unanimità ma è indispensabile che il Ticino riesca a mostrare al resto della Svizzera un’ampia condivisione e compattezza attorno a un unico nome, in modo da rafforzarlo verso l’esterno e soprattutto verso l’assemblea federale che dovrà eleggerlo”.
I profili adeguati, comunque, a suo avviso non mancano, “a partire da Ignazio Cassis”. Un’investitura, dunque, da parte di Merlini?