Politica
08.07.2017 - 11:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Anche Cavalli attacca Gobbi. "Grida 'Prima i nostri' e colpisce 34 famiglie così... Non sarà perché alcuni esponenti della Lega..."
"Alcuni leghisti non sono coinvolti in intrallazzi con la Società che dovrebbe riprendere gli operai?", chiede il medico socialista. "Venite a sostenere gli scioperanti: sono loro i veri 'nostri' "
LOCARNO - Lo scritto di Norman Gobbi, dove stigmatizza la forma dello sciopero, riferendosi a quello in corso dei dipendenti svizzeri della NLM, continua a far discutere. Gli hanno risposto, ocn degno, il presidente del PPD Fiorenzo Dadò, il suo omologo socialista Igor Righini e prima ancora il sindacalista Lorenzo Jelmini.
L'uscita del Ministro non è piaciuta neppure a Franco Cavalli, che in uno scritto insinua i motivi che spingerebbero a suo avviso Gobbi a condannare le braccia incrocate, e invita la popolazione a rimanere a fianco degli scioperanti. C'è da dire che la società che dovrebbe garantire poi il servizio e riassumere i dipendenti ha detto che il proseguimento dell'azione di protesta può essere un intralcio ai progammi futuri, e ha preso una pausa di riflessione nei negoziati.
Lo scritto di Cavalli:
"Triste che un Consigliere di Stato del partito di maggioranza si permetta di dire agli scioperanti che non si comportano da Svizzeri!
Vale retrospettivamente anche per gli scioperanti delle Officine?
È così che il rappresentante della Lega che usa gridare "Prima i nostri" colpisce alle spalle 34 famiglie ticinesi? Forse perché vari esponenti leghisti sono coinvolti in intrallazzi finanziari con la Società che dovrebbe riprendere gli scioperanti?
Venite tutti stasera alle 21 al Debarcadero di Locarno a portare la nostra solidarietà a questi lavoratori licenziati e che danno prova di civiltà e grande coraggio. Sono loro i veri nostri".
La polemica non accenna a spegnersi, in questo caldo sabato di luglio.