Politica
18.11.2017 - 13:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Il "prof" Garzoli, "occuparsi della collettività è una cosa nobile, così come risolvere i problemi che si pongono in una società. Giovani, la politica vi riguarda"
Il deputato fa da mentore, nel programma mentoring del PLR, a Damiano Piezzi. "La passione mi è stata trasmessa dalla famiglia e da alcuni amici. Questo progetto deve essere paragonato a un apprendistato professionale nel mondo politico, è istruttivo, stimolante e arricchente"
BELLINZONA – Ecco un altro appuntamento con la rubrica dedicata al programma mentoring del PLR: parlano il deputato Giacomo Garzoli e il suo “allievo” Damiano Piezzi.
Quando ha iniziato a occuparsi di politica e quale ruolo/ruoli riveste attualmente?Giacomo: “Lo studio della storia e, successivamente, del diritto, mi ha avvicinato in modo naturale alla politica, soprattutto dal periodo universitario. Attualmente rivesto la carica di Gran Consigliere”.
Damiano: “Ho iniziato praticamente cinque anni fa ed attualmente svolgo orgogliosamente e appassionatamente l’attività di vicepresidente dei Giovani liberali radicali del distretto del Locarnese che comprende anche le Valli”.
Cosa l’ha spinta ad avvicinarsi alla politica?Giacomo: “Ho sempre trovato una cosa nobile occuparsi della collettività, risolvere i problemi che si pongono nella società. L'esistenza di opinioni diverse sulle varie soluzioni non mi lasciava indifferente, anzi. Le riflessioni attorno a vari temi mi affascinavano e mi sono accorto di voler dare anche la mia opinione”.
Damiano: “Sicuramente uno degli aspetti primari è la passione per la politica che nel mio caso mi è stata trasmessa dalla famiglia ma anche attraverso la conoscenza di amici che partecipano alla vita politica attiva. Oltre a questo di base deve comunque esserci il desiderio e la voglia di impegnarsi per la cosa pubblica”.
Cosa l’ha spinta a mettersi a disposizione come mentore?Giacomo: “La necessità di trasmettere ad altri questo entusiasmo, questa voglia di occuparsi della collettività, per una causa, e soprattutto per gli altri”.
Cosa si aspetta dalla partecipazione al programma Mentoring?Damiano: “Partecipando a questo programma mi aspetto, come detto, di arricchire il mio processo di crescita verso la politica: è sicuramente appassionante potersi affiancare a una personalità politica già rodata per capire effettivamente il vero impegno che questo ruolo richiede sia esso a livello comunale sia cantonale”.
Cosa vuole trasmettere/cosa pensa di poter dare al giovane politico con il quale è in tandem?Giacomo: “Mi piacerebbe soprattutto fargli capire che la politica è una cosa bella, nobile, profondamente umana, e necessaria”.
Cosa significa, in concreto, svolgere il ruolo di mentore in questo programma?Giacomo: “A dipendenza del tempo a disposizione, credo significhi soprattutto provocare, mettere in discussione, per risvegliare lo spirito critico che solleva dubbi e permette di affinare le proprie opinioni. Dovrebbe diventare uno stimolo ad esprimersi, anche per il mentore”.
Hai già avuto occasione di incontrare il tuo mentore? È stato utile?Damiano: “Si, l’incontro con il mio mentore è già avvenuto più di una volta e normalmente avviene mensilmente. Potersi incontrare regolarmente è sicuramente utile, ed è un vantaggio per tutto il processo di apprendimento”.
C’è qualcosa che si è rilevato più difficile o comunque diverso da quello che si aspettava, nell’ambito di questo programma?Damiano: “In linea di massima per ora è un po’quanto mi aspettavo fin dall’inizio e pertanto sono contento di aver accettato questa stimolante sfida. Sono cosciente che con il passare del tempo incontrerò magari momenti più difficili ma che rinforzeranno maggiormente il mio carattere e aumenteranno sicuramente anche la mia esperienza”.
Perché un giovane dovrebbe candidarsi per partecipare a questo programma?Giacomo: “Perché la politica lo riguarda da vicino, in moltissime cose, da quelle più ideologiche e culturali, a quelle materiali e quotidiane”.
Consiglierebbe ad un suo amico o a una sua amica di candidarsi al programma di Mentoring del PLR per l’anno prossimo? Perché?Damiano: “Sicuramente sì. Un giovane attratto dalla politica non può rinunciare a tale opportunità. La candidatura al programma di Mentoring del PLR deve essere paragonata come ad un apprendistato professionale”.
Quali sono le qualità necessarie da entrambe le parti (mentore e giovane politico) affinché il programma funzioni e benefici entrambi?Giacomo: “La disponibilità ad ascoltare, per entrambi, e la disponibilità ad esprimere opinioni”.
Può descrivere per favore in una o due frasi la sua idea complessiva sul progetto….Giacomo: “Si tratta di un progetto che ha il pregio di focalizzare quanto importante sia il ruolo della politica nella società: della politica come sforzo per esprimere le proprie opinioni. In una società dove sembra che l'atarassia, soprattutto tra i giovani, prevalga sulla voglia di dibattere e scontrarsi sui problemi e per le soluzioni della cittadinanza, chi ha colto questa opportunità merita già di per sé un premi”.
Damiano: “È un’idea istruttiva, stimolante e decisamente arricchente”.