Politica
25.03.2018 - 21:540
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
"Scandaloso far votare una riforma per approvarne un'altra". UNIA cambia le carte in tavolo e fa ricorso sul legame fra i pacchetti fiscale e sociale
Se il pacchetto fiscale fosse affossato alle urne, non entrerebbero in vigore nemmeno le misure sociali. Il sindacato non è d'accordo, e si rifà a una sentenza relativa al Canton Neuchâtel del 2011. "Si vota solo sugli sgravi fiscali", ricorda Cicero. E ora il voto potrebbe slittare
BELLINZONA – Per molte persone, una delle maggiori problematiche relative al referendum sul pacchetto fiscale proposto dal Governo e approvato dal Gran Consiglio era che fosse legato a quello sociale: di fatto, anche se si vota su un solo tema, l’altro aleggiasse nell’aria.
Infatti, chi è a favore delle misure nel sociale, avrebbe rischiato di trovarsi in difficoltà. O tutto o niente.
Ora, UNIA ha presentato ricorso al TRAM, chiedendo di separare le sorti dei due pacchetti, come anticipa la RSI. Non sarebbero rispettate la libertà di voto (come detto, rischierebbe di essere condizionato) e l’unité di materia.
“Il Cantone sta riproponendo quello che i giudici hanno già detto essere anticostituzionale, votando di fatto su due oggetti diversi e incompatibile fra di loro”, ha spiegato Vincenzo Cicero, rappresentante del sindacato, facendo riferimento a una seduta del 2011 riguardo il Canton Neuchâtel. “È scandaloso far votare una riforma per farne passare un’altra”, afferma, “si vota solo contro gli sgravi fiscali”.
E ora? Un eventuale effetto sospensivo potrebbe far slittare il voto.