Politica
29.05.2018 - 19:010
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Le lodi di Jelmini, "Cavadini ha fatto un miracolo, peccato a scapito del PPD". Romano non farà il vicesindaco, "la gente ha mostrato di non volere cariche comulative"
Samuele Cavadini si è insediato oggi, il vice sarà Paolo Danielli, del PPD. La Lega non gradiva Comi alla testa delle politiche giovanili, a causa degli scontri sul centro giovani. Intanto l'ex presidente pipidino, chiamato in causa, non esclude un impegno futuro: "il tempo darà consiglio"
MENDRISIO - Per il PPD, perdere il ruolo del sindaco a Mendrisio, Comune in cui lo occupava da quattro decenni e mezzo, gli ultimi due e mezzo con Carlo Croci, è stato un duro colpo. Per i più pessimisti, è il preludio a un crollo del partito anche a livello cantonale. Per correre ai ripari, qualcuno aveva ipotizzato nuove… o meglio, conosciute che ritornavano, forza da schierare per le prossime elezioni fra due anni, visto che il nome del Consigliere Nazionale Marco Romano non è bastato.
Stamattina il nome che circolava con insistenza era quello dell’ex presidente ed anche ex candidato al Consiglio di Stato, che sfiorò, Giovanni Jelmini.
Lui su Facebook ha voluto sportivamente dedicare parole al miele al neo sindaco Samuele Cavadini. “Sollecitato da alcuni interventi mediatici, in merito alla recente elezione del Sindaco di Mendrisio, con la presente desidero fare il seguente chiarimento. Innanzitutto, in qualità di cittadino di Mendrisio, desidero felicitarmi con Samuele Cavadini, al quale porgo i migliori auguri per un lavoro proficuo a beneficio di tutto il nostro Comune. Samuele ha realizzato quello che in politica viene definito un vero e proprio miracolo e questo, purtroppo, a scapito del partito che ho avuto il piacere di condurre per qualche anno con molte soddisfazioni e qualche delusione. Sono convinto che Samuele saprà affrontare con competenza, qualità e dedizione questa importante e delicata carica di Sindaco”.
Complimenti non scontati che faranno certamente piacere al liberale, che in un paio d’anni ha saputo imporsi all’attenzione generale sino a raccogliere il 61% delle preferenze.
Ma non si sbilancia per un eventuale impegno in politica: ovvero, non oggi ma chissà… “Per quanto mi concerne, non posso nascondere che la politica è sempre stata una grande passione; non sto tuttavia pensando a un impegno a livello comunale - ora a Mendrisio tocca a Samuele Cavadini – ma non intendo neppure escludere a priori qualche riflessione relativamente a un mio possibile futuro impegno in politica; il tempo darà consiglio…”.
Nel frattempo, Cavadini si è insediato. Il vicesindaco è il pipidino Paolo Danielli, appena entrato in Municipio. “Dopo il risultato elettorale chiarissimo di domenica, ho condiviso con il Municipio l’opportunità di nominare Paolo Danielli alla carica di vicesindaco (auguri!). Il gesto era dovuto vista la volontà espressa alle urne e l'ho fatto con piacere per condividere responsabilità e impegni. Cittadine e cittadini di Mendrisio hanno manifestato chiaramente di non apprezzare chi cumula cariche e di volere novità. In democrazia si vince e si perde, ho perso nettamente e tiro le conseguenze”, ha commentato Marco Romano.
I dicasteri sono stati così attribuiti:
Dicastero AmministrazioneSamuele Cavadini, supplente Paolo Danielli
Dicastero Commissioni di quartiereGiorgio Comi, supplente Samuele Cavadini
Dicastero CostruzioniDaniele Caverzasio, supplente Samuel Maffi
Dicastero Sport e tempo liberoPaolo Danielli, supplente Samuele Cavadini
Dicastero IstruzioneSamuel Maffi, supplente Giorgio Comi
Dicastero Politiche socialiGiorgio Comi, supplente Marco Romano
Dicastero AmbienteSamuele Cavadini, supplente Daniele Caverzasio
Dicastero PianificazionePiermaria Calderari, supplente Giorgio Comi
Dicastero Sicurezza pubblicaSamuel Maffi, supplente Marco Romano
Dicastero Museo e culturaPaolo Danielli, supplente Marco Romano
Dicastero FinanzePiermaria Calderari, supplente Samuele Cavadini
Dicastero EconomiaMarco Romano, supplente Samuel Maffi
Dicastero AIMMarco Romano, supplente Piermaria Calderari
La Lega aveva minacciato di ritirare i suoi due rappresentanti dalla commissione preposta a decidere il futuro del Centro Giovani se Giorgio Comi fosse rimasto alla testa delle politiche giovanili. Vedremo le prossime mosse…