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27.06.2018 - 15:220
Aggiornamento: 16:58

Un Ticino a 27 Comuni? Il politologo Oscar Mazzoleni: "Indirettamente sarebbe un vantaggio per la Lega"

Il professore di scienze politiche e direttore dell'Osservatorio della vita politica regionale ha parlato al Corriere del Ticino di aggregazioni, della perdita delle roccaforti dei partiti storici e di molto altro ancora

BELLINZONA - In Ticino, tra il 1971 e il 2015, il paesaggio politico del nostro Cantone è radicalmente cambiato. I partiti storici hanno perso le loro roccaforti e il comuni sono passati da 235 a 115.

Secondo il professore di scienze politiche all'Università di Losanna e direttore dell'Osservatorio della vita politica regionale Oscar Mazzoleni – intervistato dal Corriere del Ticino – "l'arrivo e il successo della Lega ha contribuito in maniera determinante al declino delle cosiddette roccaforti dei partiti storici, ossia della concentrazione territoriale del voto".

"L'aumento della mobilità sociale" dice Mazzoleni "e geografica, il benessere economico, la secolarizzazione, l'immigrazione e lo sviluppo della società dei consumi e dell'individualismo sono tutti fattori all'origine dei cambiamenti tra gli anni Sessanta e Settanta".

"Le roccaforti" dichiara al Cdt "si fondano su quello che chiamo il voto comunitario: ovvero un orientamento di voto che riflette un atto di fedeltà verso il partito, la propria famiglia e il proprio territorio. È un voto intergenerazionale, espressione di una società stanziale e legata ai rapporti sociali e culturali".

Per il politologo, quindi, si tratta di un mutamento "sociale e culturale che ha coinvolto la società nel suo insieme. Ma ci sono ugualmente anche aspetti puramente politici, come il Sessantotto che ha messo in discussione la riproduzione delle appartenenze politico-ideologiche. L'erosione delle roccaforti esprime un mutamento d'epoca".

Oscar Mazzoleni si sofferma anche sulla nascita della Lega dei Ticinesi negli anni Novanta. "La Lega è arrivata quando le storiche raccaforti si stavano indebolendo e ne ha rafforzato il declino. È nata in luoghi dove il voto comunitario era già più debole (come Viganello e Losone), non a caso nelle vali ha fatto più fatica a imporsi".

"La Lega" continua Mazzoleni "nelle ultime tre legislature si è estesa all’insieme del territorio cantonale. Se anche essa aveva in passato delle sue roccaforti, adesso possiamo dire che si è imposta in maniera più capillare". E le ultime elezioni ne sono la dimostrazione…

L'intervista del quotidiano all’esperto di politica tocca anche il tema delle aggregazioni. "Le aggregazioni sono una sfida anche per le sezioni comunali dei partiti, non solo per le istituzioni comunali. C'è in gioco la loro capacità di mettere d’accordo persone che fino a ieri agivano politicamente in modo separato negli ex Comuni. Diciamo che le aggregazioni possono avere un impatto significativo sulla competizione elettorale e sugli equilibri politici".

"Un Ticino con 27 Comuni" conclude Mazzoleni "sarebbe indirettamente un vantaggio per la Lega perché i partiti storici sarebbero costretti a investire nuove energie in una riorganizzazione che non comporta esiti scontati".
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