POLITICA
Dell'Ambrogio punzecchia la Lega: "Il Ticino Cantone più svizzero? Altrove sanno pesare gli interessi"
Non gli è piaciuta l'affermazione fatta dopo il voto sulle armi: interessi. "Noi, condizionati dalle polemiche su frontalieri e concorrenza nell’edilizia, osteggiamo per principio ogni accordo con l’Europa"

di Mauro Dell'Ambrogio*

All’indomani del recente voto sulla modifica della legge sulle armi, accettata dal popolo in tutti i cantoni tranne in Ticino, un parlamentare federale della Lega ha commentato affermando “il Ticino è il Cantone più svizzero”. Mostrando così scarso rispetto del voto col quale il popolo svizzero si era appena espresso e come per dire: “chi non la pensa come me è meno svizzero di me”. 

Vada a dirloa Svittesi e Obvaldesi, svizzeri da secoli prima che ci colonizzassero e dai quali noi Ticinesi abbiamo imparato ad esserlo con pieni diritti da due secoli soltanto. L’affermazione è rivelatrice d’ignoranza su cosa ciò significhi.

Nell’immaginario leghista a dare identità alla Svizzera sono i tiratori emuli di Tell, i cittadini-soldati, la neutralità armata. Nei miti di ogninazione c’è molto folklore e parecchia falsità.
A spiegare che Tell fu inventato secoli dopo l’epoca in cui sarebbe vissuto, che la neutralità storicamente ci fu imposta e che furono i mercenari a garantirla si passa per intellettuali: lasciamo perdere (purché non sia quella la civica da insegnare a scuola). Che non si può
lasciar perdere è invece l’ignoranza di quanto per il nostro benessere, inscindibile dalla nostra
identità, ben più delle radici medievali conti la Svizzera industriale.

A Svitto e in Obvaldo ci sono molte imprese che esportano e c’è consapevolezza di quanto contino i mercati aperti. Nel voto si doveva scegliere (semplifico) tra la libertà di avere più di dieci colpi nel caricatore del fucile e il rischio di essere esclusi da un sistema europeo di visti ai turisti asiatici.

Se là hanno votato diversamente dal Ticino non è certo perché non hanno tiratori e cacciatori, ma perché sanno pesare gli interessi. Noi invece, condizionati dalle polemiche su frontalieri e concorrenza nell’edilizia, osteggiamo per principio ogni accordo con l’Europa. Forse è all’Italia a guida leghista, che addossa tutte le colpe all’Europa, che dobbiamo guardare noi
Ticinesi, quando votiamo così, per vedere a chi assomigliamo.

*ex segretario di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione, da Opinione Liberale

Potrebbe interessarti anche

POLITICA

La Lega furiosa: "Gli interessi del Ticino ancora sacrificati. Blocchiamo i ristorni"

TRIBUNA LIBERA

Imposte dei frontalieri e debiti di Campione d’Italia, Marchesi: "Bloccare da subito i ristorni"

MEDIA

Ticino, cosa succede? Parità fra favorevoli e contrari a No Billag, mentre in Svizzera è sempre più netto il no

POLITICA

Il PLR lancia uno squillo a Chiesa: "Serve maggiore determinazione nel sistemare la questione dell'accordo dei frontalieri"

POLITICA

Un Ticino a 27 Comuni? Il politologo Oscar Mazzoleni: "Indirettamente sarebbe un vantaggio per la Lega"

POLITICA

Il Ticino vuole accelerare sull'accordo fiscale e chiede informazioni su Campione

In Vetrina

IN VETRINA

Intrappolati nella rete: la dipendenza da internet e le sue insidie

04 APRILE 2025
IN VETRINA

Cieslakiewicz, l'anno d'oro di BancaStato e il commosso 'Grazie!' a Bernardino Bulla

14 MARZO 2025
IN VETRINA

Innovative, di design e ecosostenibili: ecco le superfici su misura firmate Gehri Rivestimenti

13 MARZO 2025
IN VETRINA

Tennis, attenzione agli infortuni: traumi acuti e da sovraccarico sotto la lente

12 MARZO 2025
IN VETRINA

Alla TIGEL una giornata all'insegna del Gusto. E il "Master Chef" del gelato

05 MARZO 2025
IN VETRINA

Linfedema e lipedema: patologie ancora sottovalutate. “La diagnosi tardiva è la vera barriera da superare”

25 FEBBRAIO 2025