POLITICA
Ghisla non molla, "Consiglio Federale, attivati così per l'Infocentro"
Il pipidino ha presentato una risoluzione in Gran Consiglio: vuole che lo stabile venga ceduto da AlpTransit a un franco simbolico al Cantone e da qui si aiuti Pollegio a poterlo usare

BELLINZONA – Prima della (solita) polemica fra Matteo Pronzini e i Ministri, questa volta sull’elezione dei giudici, su cui ha sollecitato una discussione generale bocciata dai colleghi che vogliono più elementi, in Gran Consiglio Simone Ghisla ha chiesto che venisse trattato il tema dell’eventuale acquisto dell’Infocentro AlpTransit di Pollegio da parte del Consiglio di Stato.

Aveva inviato una risoluzione per il tema, che pochi minuti dopo essere stato informato che non era una trattanda e dunque se ne riparlerà, ha inviato copia della stessa. 

Specificando quanto è costato l’Infocentro (13 milioni), Ghisla nel suo lungo atto ha riepilogato tutti i passaggi e ha specificato la volontà della Regione Tre Valli di acquistarlo a prezzo simbolico per vari utilizzi possibili: gli ultimi eventi sono stati la risposta “dei Consiglieri federali Leuthard e Parmelin al CdS, proponendo un trasferimento dell’immobile al Cantone Ticino, che se ne sarebbe poi dovuto accollare tutti gli oneri, compresa l’eventuale demolizione; con lettera 9 agosto 2018 il DDPS conferma alla rinuncia di rilevare l’infocentro, poiché la proprietà appare inadatta all’uso militare” e la comunicazione del “CdS Comune di Pollegio, ritenuta la posizione espressa da Berna, che non sussistono i presupposti per il passaggio di proprietà dell’ex Infocentro AlpTransit e che quindi lo stesso dovrà essere demolito”.

Ma Ghisla e il PPD non si arrendono. “Si ritiene fondamentale che il Cantone faccia quanto possibile per la salvaguardia e la valorizzazione di uno stabile, l’ex Infocentro AlpTransit, di sicuro valore storico e architettonico costruito con l’ingente impiego di denaro pubblico e ne impedisca quindi la demolizione. La compensazione dei terreni ai Saleggi a Bellinzona con i terreni adiacenti all’Infocentro AlpTransit (premessa per lo sfruttamento del sedime per l’edificazione del futuro Ospedale Regionale di Bellinzona e Valli) non è messa in discussione dal rilevamento del Cantone del detto stabile”, si legge.

“La lista degli atti Parlamentari atti alla salvaguardia dell’ex Infocentro depositati negli ultimi anni non fanno altro che confermare la volontà dei Deputati e dei Cittadini in particolare delle Tre Valli. Si rammentano inoltre i disagi della popolazione locale durante i molti anni di cantiere. Vedersi ora sottrarre la possibilità di valorizzare una struttura simbolo come l’ex Infocentro e veder volatilizzare investimenti per oltre 12mio di CHF grida vendetta al cielo”. Ricordiamo in merito gli atti de La Destra già un anno fa, di recente di deputati socialisti, liberali e pipidini delle Tre Valli e della pipidina Nadia Ghisolfi.

Dunque, “considerato infine che da parte della Regione tre Valli e del Comune di Pollegio viene confermata la ferma volontà di cercare una nuova destinazione da dare all’ex Infocentro AlpTransit si chiede mediante Risoluzione Parlamentare Urgente al Consiglio di Stato di:

 sollecitare il Consiglio federale affinché:
1. autorizzi AlpTransit Gottardo a cedere, ad un prezzo simbolico di 1CHF, lo stabile al Cantone Ticino;
2. AlpTransit Gottardo versi al Cantone Ticino l’importo stimato e approvato a preventivo per l’eventuale demolizione dello stabile (ca. 1mio CHF);

 accompagnare il Comune di Pollegio, per il tramite dei propri uffici competenti, nei passi necessari per la riconversione dell’area e le modifiche pianificatorie;

 permettere alla Regione Tre Valli di terminare le proprie valutazioni per la realizzazione di un progetto di rivalorizzazione della struttura e la definizione di un preventivo di spesa;

 finanziare, interamente o in parte, l’eventuale progetto di riconversione tramite i fondi già stanziati dalla Confederazione per la demolizione;

 nel caso in cui nessun progetto dovesse concretizzarsi entro un termine utile (31.12.2022) procedere allo smantellamento della struttura, utilizzando il capitale versato a tal scopo dalla Confederazione mediante ATG”.

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