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26.10.2018 - 12:450

Casse malati, il PPD lancia un'iniziativa. Mattei prova con una mozione e un emendamento al preventivo

L'aumento dei premi preoccupa tutti, i pipidini cercano un freno sui prezzi dei farmaci, sullo spostamento all'ambulatoriale, sulla riduzione degli sprechi. Mattei: "mi daranno del pazzo ma provo"

BELLINZONA – L’aumento dei premi delle casse malati preoccupa tutti. È uno dei temi su sui i cittadini invocano più spesso aiuto. Il PPD, consultando degli esperti, ha deciso di lanciare un’iniziativa che chiede che “la Confederazione, in collaborazione con i Cantoni, gli assicuratori-malattie e i fornitori di prestazioni, disciplina l’assunzione dei costi da parte dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie in modo che, mediante incentivi efficaci, i costi evolvano conformemente all’economia nazionale e ai salari medi. A tal fine introduce un freno ai costi”.

Inoltre, “se due anni dopo l’accettazione dell’articolo 117 capoversi 3 e 4 (ovvero i due proposti prima, ndr) da parte del Popolo e dei Cantoni l’aumento dei costi medi per assicurato e per anno nell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie è superiore di oltre un quinto all’evoluzione dei salari nominali ed entro tale data gli assicuratori-malattie e i fornitori di prestazioni (partner tariffali) non hanno definito misure vincolanti per contenere l’aumento dei costi, la Confederazione, in collaborazione con i Cantoni, prende provvedimenti per ridurre i costi, con effetto a partire dall’anno successivo”.

Ovvero, l’idea, anche se non di immediata comprensione, desidera mettere un freno nella Costituzione, in modo che appunto i premi non possano salire più di un tot. “Il PPD con l'iniziativa, chiede che gli attori del mondo sanitario si impegnino affinché l'evoluzione dei costi - e quindi anche dei premi - sia in linea con i salari e l'economia nazionale. Gli interventi sono sul prezzo dei farmaci, sullo spostamento dallo stazionario all'ambulatoriale, l'introduzione della cartella informatizzata, la riduzione degli sprechi e della sovramedicalizzione, ecc... Nel caso in ciò non desse i frutti sperati allora Cantoni e Confederazione saranno chiamati a intervenire con mire concrete (che sta a loro definire e non si scappa dal momento che c'è stata una modifica costituzionale)”, viene spiegata.

Tra chi manifesta gradimento a Fiorenzo Dadò, c’è anche chi siede in Gran Consiglio e ritiene che il testo non serva a nulla. È Germano Mattei, di MontagnaViva, che a sua volta ha intenzione di presentare una mozione sul tema quando si discuterà il preventivo in aula.

“Vorrei chiedere di preparare misure concrete affinché il premio di Cassa malati non ecceda il 10% del salario disponibile. Nel caso che eccede lo Stato deve intervenire compensando. Nel contempo proporrò un emendamento al preventivo 2019 con la richiesta di destinare 10 mio a questa misura di sostegno dei meno ambienti e del ceto medio”, ci spiega. È convinto che “non passerà nulla ma almeno se discuterà su proposte concrete e non di se e ma elettorali. Purtroppo mi diranno che anche questo è campagna elettorale. Un altro atto che sto preparando è la richiesta di aprire un asilo nido a palazzo - o convenzionarsi con una struttura delle vicinanze -. Mi sono accorto che chiedendo di candidarsi a giovani mamme, ma anche papà (in misura nettamente minore - mi dicono: ma poi se eletta/o del/dei bambini che ne faccio durante le sessioni? Quindi dobbiamo trovare una soluzione e mi è balenata l’idea. Mi daranno del pazzo! Ma il sasso nello stagno lo butto”.

Tornando alle casse malati, Dadò non ha gradito il “non serve a niente” di Mattei, affermando che l’iniziativa è stata preparata da persone competenti sul tema. Il PPD si opporrà dunque alla mozione di MontagnaViva, se essa arriverà?

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