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21.11.2018 - 10:090

Quasi due anni con una spada di Damocle. Beltraminelli: "errori anche gravi, ma nessun danno per lo Stato"

Sollievo per i decreti di abbandono sul caso Argo 1. "Non è vero che non ho mai dubitato ma ho avuto risposte rassicuranti, ed ora ci sono più controlli. Sono ancora più motivato"

BELLINZONA – 21 lunghi mesi con una spada di Damocle sulla testa. Per Paolo Beltraminelli è il giorno del sollievo: i decreti di abbandono decretati dal Procuratore Generale sul caso Argo 1 “attestano che anche il Ministero pubblico non ha rilevato nella fattispecie indizi di reati a carico, per la mia persona e per collaboratori o ex collaboratori del Dipartimento”, dice il Consigliere di Stato.

In una lunga intervista al Corriere del Ticino, racconta come avrebbe trovato scioccante una colpevolezza, sicuro dell’innocenza dei suoi collaboratori, ma come comunque l’ombra dell’inchiesta sia rimasta su di lui per quasi due anni. “Vi sono stati senza dubbio dei problemi e degli errori, anche gravi, amministrativi e procedurali. Ma si è sempre agito con l’intento di garantire un servizio in condizioni particolari e, in termini di spese, lo Stato non ha subito alcun danno”, sottolinea.

“Sono stato coerente dall’inizio alla fine, senza cambiare traiettoria. Non è vero che non ho mai dubitato di possibili ipotesi di corruzione e che non c’è stato senso critico. Ma il tempo mi ha dato ragione sul fatto che le verifiche intraprese hanno sempre portato a risposte rassicuranti. La prima preoccupazione allora è stata di avere un’Amministrazione sana, che non significa indenne dagli errori, ma onesta”, prosegue, tornando alla risposta fiume del 13 marzo 2017 in Gran Consiglio, concetti che dice di condividere anche oggi.

Punzecchia sostenendo che varie inchieste, quella penale e quella politico-amministrativa, dovrebbero succedersi, invece si sono accavallate. “Mi auguro che la Commissione di Inchiesta Parlamentare possa concludere in tempi brevi il suo importante mandato. Archiviare la questione penale non significa che si voglia banalizzare gli errori amministrativi e procedurali. Sottolineo però che questo non è mai stato fatto, come dimostra ad esempio il fatto di aver subito riconosciuto l’assenza di una risoluzione governativa. Per di più quanto emerso nel mio ma anche in altri dipartimenti ha portato il Governo ad adottare un’attenzione e dei controlli maggiori”.

Certo, siamo in campagna elettorale, ormai, e stasera (tempismo perfetto, seppur casuale) si deciderà definitivamente la lista pipidina. “È chiaro che è fondamentale che il consigliere di Stato popolare democratico goda del sostegno del suo partito. Ma è altresì comprensibile che 21 mesi di attesa, con quanto si è detto e scritto, creino qualche dubbio anche nel tifoso più granitico. Spero però che la decisione così chiara del procuratore generale riporti serenità anche nel PPD e nei confronti del Governo. Per quanto mi riguarda ora sono ancora più motivato”, ribadisce Beltraminelli. 

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