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22.11.2018 - 10:300

Lega e UDC felici per la mancata firma. "Ma se fosse una mossa elettorale?"

I due partiti di destra temono che dietro la volontà di ridiscutere il tema alle Camere ci sia una manovra di sviamento in vista della votazione di domenica

BERNA – La Svizzera non firmerà il patto ONU sulla migrazione e non sarà presente alla conferenza internazionale che si terrà a Marrakech il 10 e 11 dicembre durante la quale il patto dovrà essere formalmente approvato. Cosa è successo? Le Commissioni delle istituzioni politiche di Stati e Nazionale avevano proposto di respingere il patto, così come la Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati. Inoltre, l’ASNI ha raccolto 15mila firme con una petizione.

Per cui, marcia indietro, o meglio, stop sul posto. Si tornerà a dibattere sul tema.

UDC e Lega sono soddisfatte ma guardinghe. Entrambi i partiti si rallegrano, chiedono che non sia firmato neppure fra qualche tempo, però insinuano e temono, seppur si augurano di no, una mossa in vista della votazione di domenica. Ovvero che, essendo interpretato da alcuni ambienti di destra come una perdita di autoderminazione sulla politica migratoria, per sviare l’attenzione dall’importante oggetto alle urne, si stia temporeggiato.

“A livello di Commissioni parlamentari, sono giunte - come noto - indicazioni contraddittorie. La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N), in cui siede la leghista Roberta Pantani, ha ad esempio raccomandato di non sottoscrivere il Patto”, scrive la Lega. “La decisione del CF costituisce il “minimo sindacale” in considerazione del crescente numero di Paesi che si sono chiamati fuori, nonché delle critiche levatesi anche in Svizzera contro il Patto ONU in quanto tale: il suo fine ultimo è infatti l’introduzione della libera circolazione delle persone su scala mondiale”.

Ecco spuntare quel po’ di paura. “La “cautela” di cui in ingresso deriva dal sospetto che la decisione del CF possa essere una manovra diversiva a pochi giorni dall’importante votazione sull’iniziativa per l’autodeterminazione (La Lega dei Ticinesi raccomanda a chi non l’avesse ancora fatto di votare Sì). La Lega dei Ticinesi ribadisce che non basta “rinviare la firma”, magari per motivi di strategia politica spicciola. Il Patto ONU, semplicemente, non va sottoscritto. Né in dicembre, né mai”.

Stessi concetti espressi dall’UDC, in una nota congiunta con ASNI, che ha raccolto le firme. “Il Consiglio federale dimostra in tal modo di prendere sul serio le voci estremamente critiche sollevatesi nella popolazione svizzera sul tema. Vogliamo credere che la decisione odierna non sia il frutto di una tattica politica in vista del voto di domenica prossima sull'iniziativa per l’autodeterminazione. Il Patto ONU sulla migrazione è senza dubbio una convenzione anticostituzionale e per questo motivo l'ASNI Svizzera ha consegnato alla cancelleria più di 15'000 firme di una petizione dal titolo "Stop al patto migratorio dell'ONU". Le firme sono state raccolte in sole due settimane lavorative a testimonianza di quanto la perdita di sovranità e indipendenza in materia di migrazione sia osteggiata da una gran parte dei cittadini svizzeri”.

“Resta di grande importanza sostenere l'autodeterminazione del nostro Paese affinché anche in futuro la nostra Costituzione e la nostra democrazia diretta abbiano la precedenza rispetto al diritto internazionale. Ci auguriamo infine che il Patto ONU sulla migrazione sia sottoponibile a referendum. Il popolo svizzero deve poter decidere se vuole o meno accettare un'immigrazione globale senza controllo”, termina la nota.

Se i timori sono fondati o meno, lo dirà solo il tempo.

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