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28.12.2018 - 14:000

"Da una parte, razzismo e prevaricazione, dall'altra rispetto del diverso e accoglienza. Come possono coesistere?"

Un lettore attacca il Corriere del Ticino. Pontiggia precisa: "Il Mattino viene solo stampato a Muzzano, come altre riviste". E Quadri: "Fieri di dar fastidio a certi soggetti"

MUZZANO – Il Corriere del Ticino, il Mattino, la Diocesi. Il triangolo no? In realtà, è un lettore a sollecitare dalle pagine dedicate alle lettere del quotidiano il direttore Pontiggia. Da poco i lettori potranno scegliere se avere anche l’inserto Catholica, dedicato al mondo cristiano: qualcosa non torna a chi scrive.

Ovvero, “il fatto che indirettamente si concede spazio al fu GdP (megafono della Curia) con «Catholica» e si concedono le rotative a Quadri per stampare il «Mattino»: mi sembra che ci sia una discrepanza plateale, una incoerenza che desta il sospetto che al CdT interessi solo il risvolto commerciale delle relazioni. Non dovrebbero essere distanti anni luce il movimento della Lega, che martella con atteggiamenti razzisti, prevaricatori, e la Chiesa, che predica il rispetto del diverso, l'accoglienza, la misericordia?”, si chiede. “Secondo me se Lei adottasse l'etica come principio o modus operandi non ospiterebbe in casa sua due realtà così diverse come Lega e Diocesi. Oppure i confini sono grigi e quindi tutto è concesso in barba alla coerenza?”.

Fabio Pontiggia ha deciso di replicare.” Il «Mattino» viene stampato dal Centro Stampa Ticino, che è un’azienda distinta e che stampa anche numerose altre testate, indipendentemente dalla loro linea editoriale, secondo criteri prettamente economici. La direzione del nostro giornale non mette becco. Ci mancherebbe altro. La linea editoriale del Corriere del Ticino non è minimamente influenzata né condizionata da quel che si stampa a Muzzano. E viceversa”, precisa.

Cosa significa per lui essere un giornale indipendente? “Non appartenere a nessun partito o associazione: niente di più e niente di meno. Al di là di ciò, per quel che concerne il Corriere il pluralismo non può essere selettivo e ammettere solo ciò che più o meno si avvicina: non sarebbe pluralismo. Ospitiamo le opinioni dei leghisti e dei comunisti, dei cattolici e dei liberi pensatori, dei liberali e dei socialisti. Tutte hanno diritto di cittadinanza. Pratichiamo coerentemente l’etica della libertà”, aggiunge. E per quanto concerne Catholica, si potrà scegliere se averlo o no.

Il lettore aveva bacchettato anche chi va a messa con il Mattino sotto braccio. Una lettera che nel suo insieme non piace a Lorenzo Quadri, che non fa attendere chi voleva una risposta. “A parte che il misterioso lettore evidentemente ignora la differenza tra il ruolo un direttore di un giornale e quello di un editore... costui ben dimostra cosa intendono i sedicenti buonisti politicamente corretti per pluralità: chi non la pensa come loro va denigrato, censurato, e possibilmente ridotto al silenzio. E poi questi intolleranti, in sprezzo del ridicolo, hanno ancora il coraggio di sciacquarsi la bocca con la tolleranza. Fieri di dare fastidio a simili soggetti”.

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