BELLINZONA – I parenti e gli amici, oltre ai rappresentanti dei partiti di appartenenza, quelli dei comuni di domicilio e di attinenza: tutti seduti nella sala del Gran Consiglio per l’inizio ufficiale della nuova legislatura per i cinque Ministri, quattro riconfermati e un volto nuovo.
Si è svolta stamattina la cerimonia di insediamento del nuovo Consiglio di Stato, una formalità sempre emozionante. Chiamati in ordine di anzianità alla carica, i cinque hanno firmato e ricevuto l’omaggio di un bouquet di fiori.
Manuele Bertoli l’ha consegnato alla figlia Yakobawit, Norman Gobbi alla moglie Elena, presente coi figli, Claudio Zali alla zia, Christian Vitta alla consorte Valeria, anch’essa in aula con i figli. E il neoletto Raffaele De Rosa? Nell’emozione della sua prima firma ufficiale da Consigliere di Stato, ha dimenticato i fiori, ed è stato inseguito dalla signora che li consegnava: non ha così avuto il tempo di omaggiare qualcuno fra i parenti che lo hanno accompagnato in questa giornata speciale (probabilmente andranno alla moglie).
Nel suo discorso il giudice Mini ha augurato ai ministri di perseguire sempre il bene comune e ha concluso: “Tutto è politica, ma la politica non è tutto”.
Subito dopo sono stati attribuiti, nella seduta costitutiva, i Dipartimento. Voci di corridoio dicono che il PS avrebbe voluto che il suo rappresentante, Manuele Bertoli, lasci il DECS per prendere il DSS, lasciato vacante da Beltraminelli. Invece, nessuna novità. Il DECS resta a Bertoli (supplente Vitta), il DSS va come previsto a De Rosa (supplente Bertoli), il DI a Gobbi (supplente Zali), il DT a Zali (supplente De Rosa), il DFE a Vitta (supplente Gobbi), il Controllo Cantonale delle finanze a Gobbi.
Il Consiglio di Stato terrà la sua prima seduta ordinaria mercoledì 17 aprile 2019.