BERNA - Julian Assange potrebbe rischiare la pena capitale negli Stati Uniti. Il Partito Comunista scrive, tramite Massimiliano Ay, al Ministro degli Esteri Ignazio Cassis: perché non dargli asilo politico in Svizzera?
“L’arresto di Assange è avvenuto dopo forti pressioni del governo statunitense sui paesi implicati nella vicenda, in barba non solo alla sovranità degli stessi, ma anche in evidente disprezzo del diritto d’asilo. Come ha avuto modo di spiegare l’ex-procuratore pubblico ticinese Dick Marty: “Assange non ha fatto che dire la verità, rivelando delle azioni criminali e risvegliando la coscienza internazionale”, si legge nella missiva, dove viene evidenziato appunto come “l’eventuale estradizione di Assange negli Stati Uniti potrebbe peraltro comportare la pena capitale, in quanto sarebbe trattato quale vertenza relativa alla sicurezza nazionale”.
“Chiediamo con la presente al governo del nostro Paese, tramite i servizi del suo Dipartimento, di presentare una nota di protesta al governo di Washington e che, nel rispetto della tradizione umanitaria, democratica e neutrale della Confederazione, venga concesso asilo politico al dissidente Julian Assange ingiustamente perseguitato per aver rivelato numerose atrocità nell’ambito della politica interventista statunitense”, prosegue Ay.
“Ciò, peraltro, rientrerebbe pure nel mero interesse nazionale della Svizzera, in quanto si otterrebbero informazioni necessarie per capire come uno dei nostri attuali partner, gli USA appunto, risultino del tutto inaffidabili e dannosi per il protagonismo del nostro Paese nell’ambito del mondo multipolare che si sta configurando”, termina.
Ci sarà una risposta da parte di Cassis?