LUGANO – Non poteva mancare, sul Mattino, un accenno polemico alla possibile congiunzione in casa PLR e PPD. A parlarne, con un articolo di opinione, è la Consigliera Nazionale uscente e ricandidata Roberta Pantani, che invita i due partiti a dire chiaramente che si alleano (se il tutto va in porto ovviamente) in funzione elettorale.
“Possono due partiti che si sono detestati fino all’altro ieri unire le forze e intraprendere un percorso comune? Evidentemente in questo Cantone tutto è possibile. La possibile unione tra PLR e PPD in vista delle prossime elezioni federali del 20 ottobre è stato il tema della settimana”, si chiede. “Questo matrimonio d’interesse ha un unico scopo: mantenere ben salde le quattro cadreghe dei partiti di centro”.
“Non si tratta né di una fusione né di un matrimonio, ma di una congiunzione incentrata su contenuti politici per riunire il centro in vista dell’appuntamento con le urne. La nostra congiunzione con l’UDC in particolare, ma anche l’ammucchiata rosso-verde a sinistra, crea evidentemente qualche timore. Perché quindi non dimenticare le diversità e le divisioni del passato e partire tutti insieme appassionatamente verso questa avventura?”, prosegue Pantani, che porta alcuni esempi di movimenti tra loro ostili che si sono uniti per non perdere i propri seggi, ma dichiarandolo.
Invece in Ticino… “Nel resto della Svizzera non si ha paura di dire che quella del mettersi insieme è una tattica per fermare gli avversari, siano essi di destra o di sinistra. (…) In Ticino no. In Ticino la si vende come la volontà di trovare temi da portare avanti insieme sul piano federale!”.