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29.07.2019 - 09:000

L'oscurantismo secondo Lombardi fa arrabbiare Marchesi. "L'ha fatta fuori dal vaso"

"Non ho mai preso posizione sulla discussione interna a PPD e PLR sulla possibile congiunzione delle liste, sono affari loro anche se si vede lontano un chilometro che non è una collaborazione basata sui temi comuni", scrive Marchesi. "E lui..."

BELLINZONA – “Lombardi, dovete smettere di oscurare le decisioni del popolo!”. La missiva del Consigliere agli Stati del PPD Filippo Lombardi alla base del suo partito non è piaciuta a Piero Marchesi. 

"Questo forte schieramento di centro non vuole attaccare nessuno, ma vuole opporsi con decisione agli attacchi tanto dal blocco oscurantista e isolazionista di destra quanto dal blocco “socialrivoluzionario” di sinistra, e desidera mantenere i suoi attuali 6 seggi sui 10 che conta la Deputazione ticinese a Berna. Perché l’esperienza ci dimostra che al centro si può ottenere molto di più per il Ticino che non agli estremi”, è un passaggio della lettera.

E il presidente democentrista è sbottato sui social. “Fino ad ora ho evitato di prendere posizione sulla discussione interna a PLR e PPD relativa alla possibile congiunzione delle liste. Sono affari loro, è legittima, anche se si vede lontano un chilometro che non è una collaborazione basata sui temi in comune (come abbiamo noi dell’UDC con la Lega), ma serve solo a salvare i loro seggi. La bontà o meno di questa possibile congiunzione la valuteranno i loro elettori”, esordisce.

“Lombardi però oggi la fa fuori dal vaso accusando UDC e Lega di “oscurantismo” (Atteggiamento di prevenuta ostilità nei confronti dell'istruzione, del progresso, dell'indipendenza di giudizio.) Non ricordo Lombardi protagonista di grandi battaglie (e successi) per il Ticino in questi 20 anni di presenza a Berna”, prosegue Marchesi.

Anzi, a suo dire “in 20 anni si è però reso protagonista per:

- Aver contribuito ad affossare l’applicazione del 9 febbraio, quando il SUO Cantone l’aveva votata al 68%. Nell’applicazione in Parlamento il suo partito si è addirittura astenuto!;

- Aver spinto per il versamento di 1,3 miliardi di Franchi all’UE per il fondo di coesione;

- Aver sostenuto a spada tratta la direttiva sulle armi UE quando il SUO Cantone l’ha invece chiaramente bocciata;

- Essere sempre in disaccordo con la posizione dei ticinesi sui temi che toccano l’UE”.

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