MONTEGGIO - C’è posta per Bellinzona e Berna. A Monteggio non ne possono più degli atti criminali (ultimo in ordine di tempo l'assalto ad un portavalori, con l'autista del furgone ritrovato legato nel mezzo dopo ore) e dunque il Municipio “chiede l'aiuto del Consiglio federale e del Consiglio di Stato a seguito dei recenti atti criminali e violenti verificati sul territorio.Negli scorsi mesi la regione del Malcantone ha registrato diversi episodi che hanno fatto preoccupare la popolazione e le Istituzioni. Furti nelle abitazioni, assalti ai bancomat e sequestro di un portavalori sono solo alcuni episodi. Si rende necessario un massiccio intervento del Consiglio federale e del Consiglio di Stato per dare una risposta ai problemi sollevati”.
“La popolazione è spaventata e confusa”, si legge nella missiva inviata a Bellinzona. Nonostante i controlli della Polizia “non ci si può sentire tranquilli e questa facilità di attraversamento del confine provoca insicurezza”.
La richiesta è di “voler migliorare la presenta delle forze dell’ordine sul territorio, magari riducendo i controlli radar che sono molto presenti nella regione, a favore di un maggior monitoraggio del territorio”.
A Berna viene domandato, come prevedibile, di chiudere i valichi durante la notte e presidiarli di giorno oppure di presidiarli 24 ore su 24 (si parla di Ponte Cremenaga, Fornasette e Cassinone). In caso di chiusura, precisa l’Esecutivo, chi ha necessità può tranquillamente usare la dogana di Ponte Tresa, per cui è necessario dunque un controllo sull’arco delle 24 ore. Si specifica come è stato chiesto all’Amministrazione Federale delle Dogane il ripristino della rete esistente al valico, ora malconcia, e di come sia stato risposto che essa appartiene all’Italia.
“Queste zone a causa del traffico si stanno già spopolando”, si legge ancora. “Vogliamo evitare che ulteriori fattori possano favorire la migrazione della popolazione verso Comuni più sicuri e meno trafficati”.